«Non posso negare una grande amarezza e tanta incredulità nell’aver appreso che, negli ultimi mesi della sua latitanza, Matteo Messina Denaro ha vissuto proprio a Campobello, in mezzo alle tante persone perbene che oggi, come me, non potranno che sentirsi mortificate e sconfitte. Non abbiamo perso, però: lo Stato ci ha dimostrato che la mafia si può e si deve sconfiggere».
Così il sindaco Giuseppe Castiglione ha commentato dopo la scoperta, da parte dei Carabinieri del Ros dell’abitazione in cui il boss di Castelvetrano, arrestato ieri a Palermo, ha vissuto negli ultimi mesi.
Stamattina il primo cittadino è intervenuto al flash mob che si è tenuto nel piazzale davanti la scuola media “Pirandello”, in piazza Addolorata, alla presenza del presidente del Consiglio comunale, della Giunta e dei consiglieri comunali, della dirigente scolastica Giulia Flavio e dei rappresentanti delle associazioni Avel, Gandhi, Fidapa e Avis. Sono stati tanti gli alunni delle scuole cittadine che hanno gridato un forte NO alla mafia, inneggiando alle forze dell’Ordine.
«È su di voi, ragazzi, che riponiamo tutte le nostre speranze per un futuro diverso per la nostra Campobello. Non siate omertosi, non nascondete la testa sotto la sabbia, abbiate fiducia nello Stato e improntate la vostra vita al rispetto della legalità. Aiutateci – ha detto il sindaco – a cambiare la mentalità, a dare veramente una svolta a questa terra, perché se la cattura di Matteo Messina Denaro, oggi, rappresenta un fatto storico da festeggiare, è anche vero che per sconfiggere la mafia serve tanto altro. Serve uno sforzo comune, che deve partire da tutti, ma principalmente da voi, cari ragazzi. Aiutiamo le Forze dell’Ordine a sconfiggere quest’altro cancro che, purtroppo, ancora una volta, ha colpito il nostro paese, con la speranza che l’arresto di Matteo Messina Denaro possa davvero mettere un punto definitivo a questo triste e amaro capitolo. Tutti insieme, dunque, ringraziamo lo Stato, la Magistratura e tutte le forze dell’Ordine per l’impegno quotidiano incessante che ha portato a questo straordinario arresto, facendo, negli anni, terra bruciata intorno alla rete dei fiancheggiatori».