Settimana Santa a Trapani, il programma dei riti e delle celebrazioni

Si comincia il 2 aprile, Domenica delle Palme

Non c’è solo la processione dei Misteri nella ricca Settimana Santa di Trapani. Da domenica prossima, 2 aprile, domenica delle Palme, la Chiesa universale celebra la settimana più importante e più feconda di riti e di simboli per l’intera cristianità.

Nei giorni del triduo pasquale (dal giovedì alla domenica di Pasqua) la Chiesa fa memoria degli eventi che rappresentano il cuore della fede e della speranza cristiana: la passione, la morte e la resurrezione del Cristo e la sua vittoria sul male e sulla morte; A Trapani il triduo di concluderà con la processione del Risorto e la messa pontificale di Pasqua.

Il 2 aprile, Domenica delle Palme e ricordo delle vittime della strage di Pizzolungo. Con il segno delle palme e dei ramoscelli d’ulivo la Chiesa accoglie Gesù: nelle palme si può intravedere il segno del martirio e nell’ulivo quello della pace e della riconciliazione. Nella Cattedrale “San Lorenzo” il vescovo ricorderà le vittime della strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985: Barbara Rizzo e i suoi figli gemelli Salvatore e Giuseppe Asta di 6 anni.
Alle ore 10.30, nella chiesa Maria Santissima del Soccorso (la Badia Nuova), si svolgerà la benedizione delle palme e prenderà il via la processione verso la Cattedrale lungo via Garibaldi, via Torrearsa e corso Vittorio Emanuele. Alle 11 solenne messa pontificale presieduta dal vescovo Pietro Maria Fragnelli in Cattedrale.

Lunedì 3 aprile: messa del “crisma” e ricordo del ventennale di ordinazione episcopale di monsignor Pietro Maria Fragnelli, alle 19, nella Cattedrale “San Lorenzo”. Poiché si fa memoria dell’istituzione del sacerdozio, i preti presenti alla celebrazione rinnovano pubblicamente le loro promesse di fedeltà a Cristo e alla Chiesa. Nel corso di questa intensa celebrazione ricca di segni, vengono benedetti l’olio dei catecumeni, che servirà per l’unzione dei bambini e degli adulti che richiedono il battesimo, l’olio degli infermi, con il quale si ungeranno gli ammalati, e il Sacro Crisma (olio misto a preziose fragranze profumate alcune provenienti dalla Terra Santa e dalla Grecia) con il quale si ungeranno i battezzati, i cresimati, i nuovi sacerdoti, i nuovi altari e le nuove chiese.

Quest’anno per la sua preparazione sarà usato l’olio delle olive coltivate nel “Giardino della memoria” a Capaci, vicino il luogo della strage di cui quest’anno ricorre il trentennale. Un olio che nasce da ulivi piantumati su quella terra irrorata dal sangue dei martiri della giustizia e che adesso rappresenta la rinascita. Prima del termine della celebrazione il vescovo consegnerà i tre oli santi a tutti i parroci.

Giovedì 6 aprile: alla ore 19, nella Cattedrale “San Lorenzo”, la messa “in coena Domini”. Con queste celebrazione ha inizio il triduo “della morte sepoltura e risurrezione” del Signore “centro di tutto l’anno liturgico”. In tutte le parrocchie della Diocesi di Trapani saranno presentati alla comunità all’inizio della celebrazione gli oli santi benedetti dal vescovo nella messa crismale. I temi dominanti la celebrazione eucaristica nella quale si fa memoria dell’ultima cena di Gesù sono: l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio ministeriale e il comandamento dell’amore fraterno. La liturgia, pertanto, propone il rito della lavanda dei piedi, l’adorazione prolungata dell’Eucaristia che a conclusione della celebrazione sarà custodita nell’altare della deposizione appositamente preparato per l’occasione.

Solo nelle parrocchie, gli altari vengono riccamente ornati di fiori: chiamati erroneamente “sepolcri” vengono visitati da migliaia di fedeli. Altri due elementi caratterizzano la celebrazione: durante il canto del Gloria suoneranno per l’ultima volta, fino alla notte di Pasqua, le campane di tutte le chiese; alla fine della celebrazione si “spogliano” delle tovaglie liturgiche tutti gli altari.

Venerdì 7 Aprile, Giorno di astinenza e digiuno. L’azione liturgica si svolge nel primo pomeriggio richiamando le ultime ore di vita di Cristo.
Ha rito della “discesa della Croce” – si svolgerà all’interno dell’azione liturgica dell’adorazione della Croce presieduto dal vescovo presso la chiesa di Santa Maria del Gesù alle ore 12. Subito dopo, in processione, il vescovo raggiungerà piazza Purgatorio per dare il via alla processione dei Misteri (ore 14). La comunità della Cattedrale si riunirà alle ore 19 per celebrare il rito dell’adorazione comunitaria della croce.

Sabato 8 Aprile: il giorno del grande silenzio. Dice un’antica omelia, il Re dorme. La terra tace perché il Dio fatto carne si è addormentato ed ha svegliato coloro che da secoli dormono». È la celebrazione silenziosa del tempo sospeso e dell’imitazione delle pie donne che nella sera del venerdì santo, dopo che fu sepolto Gesù: «Erano lì, davanti al sepolcro» (Mt 27,61); ma è anche il giorno in cui la chiesa si raccoglie con la Vergine Madre che veglia il corpo del Figlio nell’attesa della Risurrezione gloriosa. Le Chiese orientali celebrano il mistero della discesa di Cristo agli inferi. La comunità parrocchiale della Cattedrale, insieme al vescovo, accompagna il simulacro dell’Addolorata al passaggio da corso Vittorio Emanuele per la conclusione della processione dei Misteri con la preghiera finale del vescovo in piazzetta Purgatorio.
Alle ore 22.30, nella Cattedrale “San Lorenzo”: veglia pasquale presieduta dal vescovo. È la madre di tutte le veglie; essa si colloca al cuore dell’Anno liturgico, al centro di ogni celebrazione. Nel cuore della notte i cristiani celebrano la vera pasqua, la liberazione dalla schiavitù del peccato e della morte. Cristo nostra pasqua è risorto.
La liturgia prevede: il Lucernale, con la benedizione del Fuoco Nuovo, l’accensione del Cero pasquale che rimarrà acceso per 50 giorni, l’accensione delle candele dei fedeli e di tutta la chiesa, il canto dell’Exsultet, l’antico inno attribuito a sant’Ambrogio e che proclama la felix culpa di Adamo e inneggia a Cristo, centro del cosmo e della storia, che, con la sua luce serena, sconfigge le tenebre della mondo.
La liturgia della parola, che ripercorre la storia della salvezza dalla Creazione alla risurrezione del Cristo, la liturgia battesimale (sin dai primi secoli la Chiesa celebra la notte di pasqua il sacramento del battesimo), la liturgia eucaristica.

Domenica 9 Aprile, Resurrezione del Signore. Alle ore 10, dalla chiesa del Purgatorio, si muoverà la processione del Cristo Risorto fino alla Cattedrale dove, alle 11, il vescovo presiederà il solenne Pontificale di Pasqua.

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