“Cronache Marziane (a noi Bradbury ci fa un baffo!) Sessantanovenne ammalata di sclerosi, affetta da Covid, con preesistente bronchite e dubbio di polmonite, dopo una settimana di cure non risolutive a casa viene calorosamente invitata dai medici dell’Unità di Continuità Assistenziale a chiamare il 118 e recarsi al Pronto Soccorso per gli approfondimenti del caso”.
Così esordisce la segnalazione giuntaci da un lettore e la pubblichiamo integralmente, con l’auspicio che giunga allo sguardo di chi di competenza.
“Il 118 chiamato alle 9 e 49 – prosegue il cittadino – si presenta ‘tempestivamente’ verso mezzogiorno e, senza visitare l’ammalata e stilare il relativo verbale, si precipita all’ospedale dove effettua il triage con l’infermiere preposto riferendo: ‘febbricola e lieve difficoltà respiratoria in paziente covid positiva e con sclerosi multipla’. Il lavoro congiunto del medico del 118 e dell’infermiere incaricato del triage partorisce, alle 12.28, un codice, ovviamente, verde (suvvia, e che sarà mai una bronchitella con Covid su una sessantanovenne disabile grave come da verbali Inps con sclerosi a placche esordita da 34 anni e diagnosticata da 27 anni?). Purtroppo la disabile grave non ha il controllo delle mani e di altre funzioni corporee ma l’accompagnatore è inibito dall’entrare nella sala dove la donna viene ‘solertemente’ parcheggiata e lasciata alle cure del lettino”.
“Facendo un passo indietro – continua il cittadino – la misura ha una sua logica, infatti il primo provvedimento dell’UCA, appena informata dal medico di famiglia della positività, è stato quello di disporre l’isolamento (purtroppo hanno però dimenticato che un disabile grave, sulla Terra – su Marte non so – non può autonomamente compiere gli atti quotidiani della vita). Dopo insistenze accese e reiterate con infermieri vari che non sortiscono effetto alcuno, finalmente l’accompagnatrice di un’altra disabile grave già presente in stanza apre la porta e permette l’accesso dell’accompagnatore (su Marte è così che funziona) e la disabile può bere.
Non vi voglio tediare ulteriormente per questa sera, scrivo in diretta e mi sono commosso perché mi hanno comunicato, circa mezz’ora fa, che avrebbero subito provveduto a portare la paziente in radiologia per una TAC. Al momento non ho ancora parlato con un medico, solo con infermieri, ma su Marte sono molto meglio. Dalla Lunae Mensa è tutto”.
Fin qui il messaggio recapitato ieri sera nella posta della nostra redazione. Di stamane l’aggiornamento
“C.V.D., che può sembrare Covid ma anche… Come volevasi dimostrare: dopo la rituale accettazione con codice verde partorita dalla mente acuta di un solerte infermiere acuta…mente assistito da un medico scienziato – e che c… odice vogliamo assegnare a una rompiballe di 69
anni affetta da 35 anni da sclerosi multipla a placche, con Covid da 7 giorni 7, febbricola (sic!), qualche lieve, ma proprio lieve, eh (tanto ha una muscolatura lombodorsale ipersviluppata vista la sm) difficoltà respiratoria con bronchite certa e sospetta polmonite possibilmente sia virale che batterica? – dopo 15 (quindici, sì quindici) ore di attesa senza terapia farmacologica né ossigenoterapia, scrupolosamente somministrata in regime casalingo (fino all’atterraggio sul pianeta caro a Ray) ecco cbe la TAC, con un coup de théâtre inaspettato (ma va!?!?) evidenzia una bella polmonite di origine batterica con sovrapposizione virale (versavice o viceversa, scegliete quel che vi aggrada) e allora, solertemente, dopo 16 ore si invita al ricovero nelle more della consulenza pneumologica che verrà effettuata, si spera, in presenza di vento a favore, mare calmo e temperatura dell’acqua a 22° C, entro le 24 h dal ricovero con codice verde. E da Marte per ora è tutto”.
Intanto, giunge notizia che – da questa settimana – entrerà in attività, per raccogliere i racconti e le lamentele dei siciliani per i tanti disservizi che costellano il sistema sanitario regionale, il sito web SOSsanitasiciliana.it.
L’iniziativa, sarà presentata domani all’Ars dal gruppo dei deputati M5S e si propone di raccogliere le segnalazioni degli utenti, spesso inascoltati dalle istituzioni, per permettere ai parlamentari Cinquestelle di individuare le maggiori criticità del settore e consentire loro di proporre al governo le possibili soluzioni.