«Siamo disposti a una fattiva collaborazione con l’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana e a dare la nostra disponibilità al dialogo finalizzato all’abbattimento totale delle liste di attesa per l’anno 2023 che, attualmente, coinvolgono le strutture ospedaliere pubbliche in Sicilia».
Così dichiarano i rappresentanti sindacali regionali di Acap-Salute, Amsa-Fkt, Anisap-Sicilia, Assocesis-Andiar, Confsanità-confcommercio, Federbiologi, Fesiop-Fkt, in rappresentanza delle strutture sanitarie accreditate e contrattualizzate con il Servizio sanitario regionale e che erogano prestazioni sanitarie su tutto il territorio siciliano, a minor costo.
«Le strutture sanitarie suddette – continuano i rappresentanti sindacali – già negli anni scorsi e soprattutto durante la pandemia da Coronavirus, hanno reso prestazioni in extra budget contribuendo all’abbattimento delle liste di attesa in tutto il territorio regionale essendo, le stesse, presenti in maniera capillare anche in zone più disagiate del territorio».
«Ancora oggi – concludono i sindacati – stiamo aspettando i risultati dell’accordo stipulato tra l’intersindacale e l’Assessore alla Salute il 5 aprile di quest’anno. Un primo decreto dell’utilizzo dei 21 milioni, come concordato, è stato pubblicato il 16 giugno, manca ancora il decreto attuativo relativo ai 7,5 milioni di euro destinati alle liste di attesa da utilizzare a pieno, per remunerare le prestazioni già eseguite ai cittadini siciliani dalle strutture che hanno contribuito ad abbattere le liste di attesa per l’anno 2022 in extra budget. Senza questo ulteriore decreto, viene vanificato l’accordo del 5 aprile tra le sigle sindacali e l’Assessorato. Auspichiamo che nei prossimi giorni, nei tavoli tecnici già convocati per tutte le branche, venga confermata tale volontà e che venga definita la riprogrammazione del 2023».