Giuseppe Carpinelli, l’operaio 33enne morto dentro una pala eolica a Salemi, non indossava né casco né imbracatura al momento in cui è precipitato facendo un volo di oltre trenta metri all’interno della struttura.
L’uomo era salito nella sezione in cui avrebbe dovuto lavorare insieme ad un collega, poi un attrezzo di lavoro era caduto giù e il collega era sceso in ascensore per recuperarlo quando ha sentito un tonfo sul solaio in acciaio della seconda sezione del fusto della pala eolica. Era il corpo, disteso sulla schiena, di Giuseppe Carpinelli. Il suo casco e l’imbracatura sono stati trovati nella sezione superiore, dove lavorava.
Sui motivi del mancato utilizzo dei dispositivi di protezione e sulle modalità della caduta gli inquirenti della Procura di Marsala – che hanno aperto un fascicolo – dovranno provare a far luce anche in base ai risultati dell’autopsia disposta sul corpo dell’operaio.
L’uomo lavorava sabato scorso, in turno straordinario, per la Ivpc di Napoli, azienda a cui sono stati affidati in subappalto, dalla Vestas Italia srl, le opere di installazione e di manutezione delle turbine eoliche.
Scattato l’allarme, i soccorritori hanno potuto solo constatare il suo decesso a cui è seguita una lunga e complessa operazione di recupero da parte dei Vigili del fuoco e degli specialisti del Saf, il nucleo speleo-alpino-fluviale, durata oltre quattro ore a causa delle dimensioni dell’ambiente.