“Non capisco davvero con quale faccia tosta il presidente Schifani si compiaccia dei 9 milioni stanziati dal governo nazionale per i ristori nella Sicilia orientale dopo l’ondata di maltempo del 9 e 10 febbraio scorso, quando i cittadini colpiti dalle alluvioni di settembre e ottobre 2022 attendono ancora di sapere se e quando potranno rimettere in sesto le loro attività e ricominciare a vivere”.
Ci va giù pesante il deputato regionale trapanese del PD Dario Safina dopo le dichiarazioni rese oggi alla stampa dal governatore della Sicilia.
“Subito dopo gli eventi meteorologici dello scorso autunno come gruppo PD – spiega Safina – avevamo presentato un emendamento in aula per stanziare 15 milioni di euro dei fondi disponibili della Regione per i primi interventi. Emendamento che la maggioranza di centrodestra ha sonoramente bocciato. Da allora è stato un continuo rimpallo di chiacchiere e competenze che ad oggi a nulla ha ancora portato”.
“Ora mi tocca leggere che Schifani ‘si è mosso immediatamente in sinergia col governo nazionale’ per aiutare i cittadini della Sicilia Orientale dopo le calamità di febbraio 2023. Esistono dunque siciliani di serie A e di serie B? Sono ovviamente felice che finalmente qualcosa si muova ma perché non aiutare subito anche coloro che sono rimasti senza nulla qualche mese prima e non solo in provincia di Trapani? Trovo davvero oltraggioso un simile comportamento per un governatore che si è sempre dichiarato essere il presidente di tutti”, conclude.
Nella mattinata, infatti, con una nota stampa, il presidente della Regione Renato Schifani aveva espresso soddisfazione per la dichiarazione dello stato di emergenza per dodici mesi dichiarato dal Consiglio dei ministri per le province della Sicilia orientale colpite dagli eventi meteorologici dello scorso mese di febbraio. “Ancora una volta il dialogo e la sinergia tra il governo della Regione e le istituzioni statali – aveva sottolinea Schifani – hanno funzionato, dimostrando la loro efficacia nel dare risposte alle esigenze del territorio. Fin dall’indomani della catastrofica ondata di maltempo del 9 e 10 febbraio nelle province della Sicilia orientale avevo avuto modo di constatare di persona, recandomi nei luoghi e confrontandomi con gli amministratori locali, le terribili conseguenze per le imprese e per i cittadini colpiti e riscontrando l’urgenza di un intervento riparatorio. Il mio governo si è mosso immediatamente e adesso Palazzo Chigi ha recepito la nostra richiesta con questa declaratoria che prevede un iniziale stanziamento di nove milioni per le prime misure urgenti. È chiaro che, anche a fronte dei cambiamenti climatici che causano fenomeni sempre più estremi, occorrono interventi che esulino dalla dimensione dell’emergenza. Per questo motivo, la nostra attenzione è costante e il mio governo è quotidianamente impegnato per la riqualificazione del territorio e dei corsi d’acqua della Sicilia”.