Si è svolta stamattina, davanti alla sede della Questura di Roma, la cerimonia per la collocazione di tre pietre di inciampo dedicate alla memoria di tre poliziotti uccisi dai nazifascisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Sono dedicate al vice brigadiere Pietro Ermelindo Lungaro, medaglia d’argento al valor militare alla memoria, trucidato alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944; alla guardia della Polizia Emilio Scaglia e alla guardia Giovanni Lupis, entrambi medaglie d’argento al valor militare alla memoria, fucilati al Forte Bravetta di Roma il 3 giugno 1944, il giorno prima della liberazione della Capitale da parte degli alleati.
Alla cerimonia hanno partecipato, fra gli altri, il ministro dell’interno Matteo Piantedosi, il capo della Polizia Vittorio Pisani e la presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, l’ambasciatore d’Israele in Italia Alon Bar
Per la famiglia di Pietro Lungaro era presente il figlio Pietro che ha ricordato con orgoglio e commozione il padre. Alla cerimonia ha partecipato anche una delegazione della sezione dell’A.N.P.S di Trapani, che è intitolata al vice brigadiere Lungaro, guidata da Nicolò Villabuona.
Nel suo intervento il Capo della Polizia ha ricordato il significato dell’iniziativa che rientra in un progetto più ampio di recupero della memoria storica portato avanti dalla Polizia di Stato. Attraverso queste cerimonie, ha proseguito il prefetto Pisani, già realizzate in altre Questure italiane, viene mantenuta viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazifascista, nel luogo simbolo della vita quotidiana: la casa, il posto di lavoro o l’ufficio dove prestavano servizio. VIDEO