Ritrovata e accompagnata in ospedale la donna ucraina aggredita a Trapani

A rintracciarla i poliziotti della Volante

È stata accompagnata al reparto di
Chirurgia dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani la 44enne ucraina che stamattina si era allontanata facendo perdere, per alcune ore, le proprie tracce. La donna era stata rintracciata dalla Polizia – come avevamo già riferito in un aggiornamento del precedente articolo sulla scomparsa – presso la Stazione ferroviaria cittadina.

La 44enne era scomparsa stamattina dall’ospedale ad una settimana esatta dal suo ricovero a causa delle lesioni riportate nella violenta aggressione subita nella notte tra il 24 e il 25 novembre scorso su un tratto della passeggiata sulle mura di Tramontana, nel centro storico di Trapani, ferite che avevano richiesto anche un intervento chirurgico.
Dopo la visita del medico di guardia, stamane dopo le 9 non era stata più trovata nel suo letto dal personale  del reparto di Chirurgia. A darne notizia era stato il suo avvocato.

La donna si era allontanata lasciando in reparto il telefono cellulare – non abilitato per navigare su internet – che le era stato donato insieme ad indumenti e oggetti utili per proseguire la degenza.
Ribadiamo che si tratta di una persona libera, non soggetta – ovviamente – ad alcun provvedimento restrittivo dopo quanto le è accaduto ma è chiaro che sia necessario occuparsi non solo delle sue condizioni fisiche ma anche di quelle psicologiche per comprendere le motivazioni alla base del suo gesto che poteva mettere a serio rischio la sua salute. Da valutare anche se possano esserci altre persone coinvolte nell’episodio.

I Servizi sociali del Comune di Trapani avevano informato proprio stamane il suo avvocato, prima dell’allontanamento della donna dall’ospedale, di averla “presa in carico” effettuando un colloquio con i medici del reparto e con il Servizio di Psicologia dell’ospedale. La 44enne era stata anche informata dall’assistente sociale del Comune della possibilità di essere accolta in una struttura di accoglienza per donne vittime di violenza e l’inserimento sarebbe stato concordato al termine della convalescenza, dopo la dimissione dall’ospedale.
Ci si augura che quanto accaduto oggi non pregiudichi questo percorso di aiuto.

Intanto resta in custodia cautelare in carcere il trentasettenne trapanese F.P.A., accusato di violenza sessuale e lesioni personali nei confronti della 44enne.

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