Trapani peggiora la propria posizione, rispetto allo scorso anno, nella classifica dell’edizione 2023 del rapporto “Ecosistema urbano”, l’indagine di Legambiente e Ambiente Italia – realizzata in collaborazione con Il Sole 24 Ore – sullo stato di salute dei capoluoghi di provincia italiani.
La città si colloca, infatti, all’86esimo posto, ben 25 posizioni più in basso rispetto al 2022. In peggioramento anche gli altri capoluoghi della Sicilia con Caltanissetta, Catania e Palermo nelle ultime tre posizioni della classifica che viene stilata in base a 18 indicatori relativi a sei aree tematiche: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia.
Nell’area tematica Ambiente Trapani è una città con pochi alberi e molto cemento. I piazzamenti peggiori sono in relazione a “Verde totale” (102° posto su 105) e Isole pedonali (100°). La città capoluogo si colloca all’85esimo posto per presenza di alberi e al 91° per utilizzo del suolo.
Nel settore mobilità Trapani è collocata in 97^ posizione tra i capoluoghi di provincia per le Zone a Traffico Limitato mentre il tasso di motorizzazione la porta ad essere la 93^ in Italia: ci sono 75 auto ogni 100 abitanti. Per il trasporto pubblico è 86^ con pochi passeggeri (76° posto in classifica). Pochissime le infrastrutture per la ciciclabilità (87° posto). La città si colloca al 49° posto per vittime della strada.
Trapani sconta seri problemi idrici ed è una città che consuma molta acqua in proporzione agli abitanti, dato che la colloca al 92° posto tra i capoluoghi italiani per consumi idrici domestici mentre è al 37° posto per dispersione idrica.
Nel settore della gestione dei rifiuti Trapani è al 55° posto per raccolta differenziata e al 71° per rifiuti prodotti. Ogni abitante, in media, produce 530 chili di rifiuti l’anno.
Va meglio con la qualità dell’aria, settore nel quale Trapani è nella parte alta della classifica tranne che per il dato relativo alla misurazione dell’ozono.
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