Rai Uno ricorderà Biagio Conte, il missionario laico morto ieri a Palermo a 59 anni, con “Biagio”, il film di Pasquale Scimeca in onda domani, 14 gennaio, in seconda serata. Ad interpretare la figura di Conte è l’attore trapanese Marcello Mazzarella.
Il film racconta la scelta di un giovane – che vive nella città di Palermo insanguinata dalla violenza mafiosa – di lasciare la famiglia e gli agi per dedicare la sua vita ai poveri.
Per anni Conte visse alla Stazione ferroviaria con i senzatetto, condividendo la loro esistenza di emarginati in un vagone. Poi decise di occupare un edificio abbandonato di proprietà del Comune. Nacque così la “Missione Speranza e Carità”, una delle più rivoluzionarie esperienze di vita e di accoglienza nella città di Palermo che nel tempo ha allargato le sue propaggini non solo nel capoluogo di regione ma anche nel Trapanese: la casa del Soccorso e della Speranza dove fratel Biagio desiderava realizzare anche una chiesa, in località Ciauli, tra Fraginesi e Guidaloca, nel territorio di Castellammare del Golfo, e la chiesa della Trinità vicino all’eremo di monte Inici, inaugurata dal vescovo Pietro Maria Fragnelli il 12 giugno scorso.
“Il cammino di fratel Biagio – spiega il regista Pasquale Scimeca – è sempre stato controvento. Mentre tutti quelli della sua generazione pensavano solo ad arricchirsi e consumare, lui si è spogliato delle ricchezze ed è andato a vivere nei boschi a cibarsi di bacche e frutti selvatici. Mentre tutti quelli della sua generazione gridavano “Dio è morto”, lui guardava verso il cielo per cercare Dio, quel Dio misericordioso e compassionevole che ha trovato nei poveri, nei migranti, in chi ha perso tutto, persino la speranza. Ha camminato, fratello Biagio, ha gioito, ha cantato, ha sofferto, come San Francesco, ci ha indicato la strada, che poi è sempre quella, che tutti noi, persi come siamo nel buio di una notte che non vuol saperne di finire, abbiamo smarrito”
“Ho voluto fortemente far conoscere questa storia – ha detto a Trapanisì Mazzarella – una iniziativa partita da me che ho molto sofferto. Perché una mano che aiuta nel bisogno non viene mai dimenticata”.
Il film affronta i grandi temi della vita: dalla religione all’ambiente, dalla giustizia sociale alla solidarietà e assurge a paradigma del nostro tempo in crisi di valori e ideali. La testimonianza della vita di Conte diventa invito al recupero di un’ecologia del pensiero che prende forma nella natura. Francescano, innocente, senza compromessi: un film per nulla neutro, puro, militante per la pace e per la sostenibilità della vita”, si legge dalla motivazione della giuria del premio Green Movie Award, assegnato al film al Festival di Roma del 2014.
I funerali di Biagio Conte si svolgeranno nella Cattedrale di Palermo martedì prossimo, 17 gennaio. Ad officiare le esequie l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice.