La Procura della Repubblica di Trapani ha chiesto la condanna a nove anni di reclusione per l’ex sindaco di Trapani ed ex deputato regionale Girolamo Fazio, accusato di corruzione, traffico illecito di influenze e violazione di segreto.
La richiesta – come riporta un articolo pubblicato LiveSicilia – è stata avanzata dai pm Franco Belvisi e Brunella Sardoni nel corso delle due recenti udienze del processo che si svolge davanti al Tribunale di Trapani. Un procedimento giudiziario durato circa quattro anni – complice anche l’emergenza pandemica – per giungere alla fase finale
Fazio fu arrestato dai Carabinieri nel 2017, durante la campagna elettorale che lo vedeva nuovamente candidato a primo cittadino. Tra gli indagati nell’inchiesta denominata “Mare Monstrum”, su tangenti pagate per aggiudicarsi i bandi per i collegamenti con le isole minori emanati dalla Regione Siciliana, c’erano anche Vittorio ed Ettore Morace, padre e figlio, gli armatori della compagnia Liberty Lines.
Fazio venne arrestato dai Carabinieri nel 2017, durante la campagna elettorale che lo rivedeva in pista per la carica di primo cittadino a Trapani. Risulto’ tra gli indagati eccellenti dell’inchiesta “Mare Monstrum”, quella sulla cosiddetta “tangentopoli del mare”, dove furono coinvolti Vittorio ed Ettore Morace, padre e figlio, gli armatori della compagnia leader nella navigazione veloce Liberty Lines. Mazzette alla Regione in cambio di favori sui contributi pubblici elargiti per le tratte navali dalla Sicilia verso le isole minori.
Vittorio Morace è scomparso ma già prima la sua posizione era stata stralciata, suo figlio, invece, ha patteggiato una condanna.
Girolamo Fazio risponde anche di corruzione a proposito di una vicenda che riguarda i suoi rapporti con un’azienda trapanese il cui l’ex amministratore delegato ha patteggiato la condanna.