È stata la prefetta Filippina Cocuzza a organizzare l’incontro tra il Comune di Trapani, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, i rappresentanti del commercio, il WWF e il commissario della ZES.
Sul tema il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, ai microfoni di TrapaniSì.it. Per ascoltare schiaccia PLAY:
“In questa città bisogna fare sistema – afferma il primo cittadino – non è possibile continuare con il gioco delle guardie e dei ladri: così non si va da nessuna parte. Alle volte ci sono state delle incomprensioni con il WWF ma il confronto avvenuto in Prefettura ha agevolato il percorso. I finanziamenti sono dentro il Pnrr e, quindi, il tempo da perdere è molto poco. L’incontro è andato bene e aspetto conferma dal WWF per rivederci al Comune di Trapani per attenzionare nel dettaglio le progettualità del porto. È tra le ipotesi del mio programma di governo quello di rendere navigabili i,canali della Riserva delle saline con barche senza motore e in periodi diversi dalla migrazione degli uccelli. Sia l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale sia il commissario per la ZES sono pronti anche a effettuare opere a tutela dell’area protetta. L’attenzione verso l’Ambiente è molto alta da parte di tutti”.
Il riferimento del sindaco di Trapani deriva dalla difficoltà comunicativa creata dall’associazione ambientalista che gestisce la Riserva naturale orientata “Saline di Trapani e Paceco” di Nubia che si affaccia sul porto di Trapani, pronto a essere rivoluzionato con 67 milioni di euro per il dragaggio, e altri 100 milioni per il nuovo progetto del water front.
“Non si può prescindere dal dialogo con tutti gli attori coinvolti – dichiara Pasqualino Monti -, come abbiamo sempre fatto nelle nostre differenti realtà portuali. A Trapani sono due le economie da tutelare: quella portuale e quella della Riserva, luogo di cui abbiamo grande rispetto. Di fronte a concetti fumosi, sostenuti da supposizioni facilmente confutabili, il confronto diventa impossibile mentre noi siamo pronti ad affrontare, e risolvere, ogni problema concreto che si porrà strada facendo. La nostra è una progettualità di ampio respiro e compatibile con le differenti peculiarità del territorio, abbiamo chiesto ulteriori 100 milioni per il waterfront di una città che è il faro di una provincia fantastica, degna di essere conosciuta a livello internazionale. Per farlo, c’è bisogno della collaborazione di tutti – dalle amministrazioni alle associazioni, ai cittadini – e di un confronto scevro da pregiudizi. Fatto questo, i presupposti per far bene ci sono tutti. Lo hanno capito anche gli armatori”.