In arrivo dal Ministero della Cultura quasi due milioni di euro di fondi del Pnrr per finanziare progetti di digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura all’interno di quattro parchi archeologici della Sicilia.
Tra i beneficiari dei fondi c’è il Parco archeologico di Segesta, diretto da Luigi Biondo, con circa 400 mila euro che finanziano il progetto destinato a migliorare l’accesso ai non vedenti e ad attivare laboratori per i non udenti. Le risorse consentiranno, attraverso l’uso di materiali eco-compatibili, di rendere più agevole il percorso per il Tempio e riproporre il “propileo”, l’antico percorso sacro.
Il Museo Griffo, nel Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento riceverà un contributo di circa 500 mila euro. Destinato circa lo stesso ammontare anche al Parco archeologico di Naxos-Taormina, che userà i fondi per rendere sempre più fruibili il museo e il sito archeologico di Naxos, e al Parco archeologico delle Isole Eolie che provvederà ad abbattere le barriere fisiche, cognitive e sensoriali all’interno del Museo Luigi Bernabò Brea. Il coinvolgimento degli istituti scolastici ed universitari e delle associazioni di cittadini attive sul territorio, aiuterà, inoltre, a implementare servizi di didattica innovativa ed esperienze tattili, nell’ambito del concetto “Vietato non toccare”.
«Un’importante affermazione dei Parchi archeologici della Sicilia – sottolinea l’assessora ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Elvira Amata – che dimostrano di avere voglia di fare e progettare, nonostante le oggettive difficoltà operative. Queste risorse facilitano il processo di adeguamento delle strutture e di modernizzazione della proposta dei Parchi archeologici regionali che sempre più vogliono diventare centrali nella offerta culturale dell’Isola. Digitalizzazione, innovazione tecnologica e rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi sono lo strumento per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura».