Il tempo dei confronti è arrivato e Trapani c’è fermento per il nuovo Piano Urbanistico Generale. La discussione è entrata nel vivo dopo la prima assemblea pubblica, inaugurando così il forum aperto per i successivi 30 giorni, nei quali i cittadini e gli enti interessati potranno avanzare le loro proposte. Le direttive sono state illustrate nella Sala Perrera in via Libica 12 dal sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, dall’assessore all’Urbanistica Giuseppe Pellegrino e dalla dirigente del competente settore Vincenza Canale.
“Cercheremo di rimediare ai danni fatti in passato – spiega Giuseppe Pellegrino – : la nascita di Villa Rosina, tutto quello che è stato costruito nella litoranea Nord della città come Centro di Raccolta di Rifiuti, l’Università o il quartiere Cappuccinelli. Dobbiamo cercare di ricucire questi passaggi”.
Nelle direttive l’Amministrazione scrive che “a distanza di molti anni dall’approvazione del vigente Piano Regolatore è necessario procedere ad una revisione del Piano per svariate motivazioni. Alcune discendono direttamente da dettati normativi”.
La decadenza dei vincoli espropriativi rendono indispensabile svolgere un attento esame del fabbisogno di servizi e infrastrutture pubbliche allo scopo di verificare le reali necessità di reiterare vincoli attualmente previsti o contemplarne di nuovi.
“Altre motivazioni – si legge nel documento – risiedono nel processo di attuazione del vigente PRG laddove ha messo in luce criticità che sono divenuti più stringenti con le ultime normative con enormi difficoltà e contraddizioni nell’applicazione delle indicazioni urbanistiche fissate dalle norme di attuazione, dal regolamento edilizio e dal glossario, spesso in contrasto fra di loro e comunque in forte discordanza con i più moderni orientamenti”.
Tanti sono i temi che saranno sviluppati nei prossimi 30 giorni: Trapani come città nuova, città sostenibile, città attiva, città accessibile, città attraente e città vivibile. Queste sei macroaree sono sviscerate nel documento e saranno oggetto di futuri riunioni. “Questa Amministrazione nel 2018 ha deciso di rivedere il vecchio Piano Regolatore Generale, che adesso ha anche cambiato nome – spiega l’assessore all’Urbanistica – , in questi giorni esporremo come dovrebbe essere la città del futuro. Dovremmo fare in modo che tutti i cittadini possano avere un vantaggio da questa nuova città pensando anche al verde e agli altri piani”.
Uno dei temi più dibattuti del nuovo Piano Urbanistico Generale sono il porto di Trapani e aeroporto di Birgi. Sono i principali terminali di recapito dello sviluppo del turismo e, più in generale, dell’economia della Sicilia sudoccidentale.
Il Porto di Trapani si è consolidato come scalo principale. Di fronte all’antico palazzo delle dogane e al centro storico, la banchina Garibaldi e il molo Sanità, con la nuova stazione marittima, offrono un contesto potenzialmente assai pregiato per chi si imbarca su traghetti e aliscafi. Da questi approdi transitano ogni anno circa 1.000.000 di passeggeri. Trapani è infatti di particolare interesse per i crocieristi per l’immediatezza delle connessioni fra approdo/città/valori del territorio. La posizione consente a chi sbarca di fruire immediatamente del centro storico. Il movimento passeggeri delle crociere, cresciuto in modo importante dal 2009, evidenzia l’emergere negli ultimi anni di un ulteriore potenziale sottolineato dai dati di flusso che, pur incoraggianti, non sembrano ancora all’altezza dell’approdo trapanese.
Riguardo l’aeroporto, invece, il traffico passeggeri di Birgi decolla dai primi anni del 2000 e a oggi è un fattore essenziale da considerare, così come le difficoltà recenti a mantenere un ritmo di sviluppo altrettanto significativo. Avviato agli inizi degli anni 2000, il traffico passeggeri all’aeroporto di Trapani Birgi era ancora inferiore alle 400.000 unità nel 2006, per arrivare a sfiorare i 2 milioni in pochi anni e assestarsi a quasi 1,5 milioni nel 2016. La tenuta e lo sviluppo del traffico passeggeri a Birgi è elemento strategico per lo sviluppo del turismo nella Sicilia sudoccidentale.