Nell’ultimo anno e mezzo, il prezzo dei gamberi è stato dimezzato. Da 30 euro per 6 chili di pesce, il costo è sceso a soli 16 euro. Questa situazione sta diventando insostenibile per i pescatori locali. Ciò emerge da un approfondimento sulla marineria di Sciacca de Il Giornale di Sicilia.
Il gambero rappresenta il 70% dell’intero prodotto ittico pescato dai natanti di Sciacca che poi viene smistato in tutta la regione. Tuttavia, ci sono altre sfide che si profilano all’orizzonte. La flotta peschereccia rimarrà in porto fino al 31 ottobre per il periodo del fermo di pesca. Questo significa che, una volta tornati in mare, i natanti si troveranno ad affrontare un’abbondanza di prodotto proprio nel mese di novembre, quando la domanda diminuisce e i prezzi tendono a scendere.
La questione del gasolio è sempre in primo piano. Attualmente, il carburante per la pesca costa 85 centesimi al litro, ma in passato è stato acquistato anche a 78 centesimi. Un prezzo elevato del gasolio contribuisce a situazioni critiche che si preannunciano in un autunno non sereno per il settore.
Nel 2022, il prezzo del gasolio per la pesca era addirittura di un euro al litro, creando ulteriori difficoltà per le barche della flotta saccense. La vendita del pesce fresco non è delle migliori, e gli armatori sottolineano che i costi elevati del gasolio rendono difficile coprire le spese. La ripresa dopo il periodo del fermo di pesca sarà quindi estremamente critica, e non ci si può aspettare un aumento delle vendite ai privati attraverso il “mercato del pescatore”.
Si attende un’inversione di tendenza che al momento sembra tardare ad arrivare, lasciando il comparto pesca sempre sul piede di guerra.