La nuova ordinanza sindacale anti movida suscita dibattito. Ieri pomeriggio, presso la Sala Sodano del Comune di Trapani, si è tenuto un incontro tra l’Amministrazione, i residenti e gli operatori commerciali del centro storico per discutere dei contenuti della bozza dell’ordinanza che regolamenterà le attività musicali e la vendita di bevande alcoliche. Questa ordinanza, promossa dalla Prefettura, mira a stabilire norme coerenti per l’intera provincia.
Come è prevedibile, le due parti coinvolte hanno opinioni contrastanti: i residenti chiedono una riduzione del caos, mentre i gestori dei locali esprimono le proprie esigenze. Al centro del dibattito si trovano il sindaco Tranchida e gli assessori, che cercano di ascoltare, mediare e trovare un compromesso. Una sfida estremamente difficile. Tuttavia, tutti sono concordi su un punto: è necessario intensificare i controlli.
Secondo la nuova ordinanza, che avrà effetto immediato dopo la pubblicazione in albo pretorio e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2023, è vietata la vendita, la somministrazione, la detenzione e il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche in luoghi pubblici su tutto il territorio comunale dalle 23:00 alle 06:00 del mattino successivo. Tale divieto non si applica ai locali e agli spazi pubblici legittimamente occupati dagli esercizi autorizzati di pubblica somministrazione.
Per quanto riguarda la musica, sarà consentita fino all’1:00 del mattino. “Al di fuori degli orari stabiliti, è vietata la diffusione di qualsiasi tipo di musica sia all’interno che all’esterno degli esercizi, utilizzando qualsiasi mezzo”. Le richieste di autorizzazione per gli eventi musicali dovranno essere presentate al Suap attraverso il portale “Impresainungiorno” entro le 11:00 del terzo giorno precedente l’evento.
Ieri pomeriggio, la redazione di Trapanisi.it ha voluto sentire le parole delle due categorie per capire i loro punti di vista. Clicca play per ascoltare:
“Auspichiamo che il provvedimento possa dare delle regole ben chiare da seguire e da far rispettare – afferma Alberto Catania, presidente del Comitato Residenti centro storico di Trapani – perché è importante che qualsiasi ordinanza posso essere applicata da qualsiasi forza dell’ordine e non soltanto dalla polizia locale. Siamo qui per collaborare e vogliamo essere parte in causa, non solo riguardo la movida e le emissione sonore notturne ma anche negli altri problemi come la viabilità, i parcheggi, la gestione dei rifiuti e tanto altro”.
“Che ci sia una ordinanza che regoli tutta la provincia è importante, soprattutto sugli orari – dice Pasquale Citrolo, gestore di un pub e di un cash&carry in centro storico – ma non sono molto d’accordo sulle misure adottate riguardo i decibel delle emissioni sonore o il modus sul come operare per ciò che riguarda la musica dal vivo. Molti turisti cercano la movida e se fatta bene ed è pulita può rivalutare alcune zone dalla città. Poi, viviamo i problemi del centro storico: l’approvvigionamento dell’acqua rimane una costante problematica”.
Queste le interviste, per ascoltare schiaccia PLAY: