Arrestato, su ordine dell’Ufficio Esecuzioni Penali di Palermo, un 50enne di Paceco condannato per scambio elettorale politico-mafioso.
L’uomo, a seguito delle risultanze dell’oerazione “Scrigno”, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Trapani e coordinata dalla DDA di Palermo, è stato condannato a tre anni di reclusione con l’interdizione dai pubblici uffici per anni anni e deve ancora scontare 11 mesi in carcere.
L’indagine – come si ricorderà – ha inflitto un duro colpo al mandamento mafioso di Trapani coinvolgendo 25 persone, per molte delle quali le sentenze di condanna per mafia sono passate in giudicato. In particolare, gli investigatori dell’Arma avevano fatto luce sui rapporti tra mafia e politica nel Trapanese, documentando la mobilitazione mafiosa, in occasione delle elezioni regionali dell’autunno 2017, per il procacciamento di voti a favore dei candidati “sponsorizzati” con l’attivazione della rete di contatti del circuito mafioso e l’acquisto di voti a seguito di accordi illeciti. L’odierno arrestato, figlio di un esponente di vertice della famiglia mafiosa, è stato condotto alla Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani.