Sono tutti di provenienza subsahariana i 114 migranti a bordo della Ocean Viking, la nave della ong Sos Méditerranée giunta stamattina alle 11 al porto di Trapani. Tra di loro ci sono 30 minori e donne che hanno affrontato da sole la traversata del Mediterraneo. GUARDA IL VIDEO
Alcuni di loro hanno raccontato esperienze strazianti di violenze e abusi in Libia. Un minore ha detto a uno dei componenti del team della ong: “In Libia, puoi essere ucciso solo per un telefono. La gente veniva di notte con i coltelli e li metteva sul mio corpo così [mostrando il gesto di qualcuno che preme un coltello sulla pancia], chiedendo il mio telefono. Lo usavo solo per chiamare la mia famiglia, ma lo prendevano, ogni volta. Non si dorme mai al sicuro in Libia. […] È stato molto difficile. […] Stare in Libia non è sicuro”.
Makbyel aveva 11 giorni quando è stato salvato. Ad oggi, ha passato quasi metà della sua vita in mare. Dopo il recupero, sua madre gli ha dato un secondo nome, “Sos”. La donna ha partorito in condizioni difficili in Libia e, anche a causa del pericoloso viaggio affrontato dopo, soffriva molto quando i medici della Ocean Viking si sono presi cura di lei. A bordo c’è un’altra neomamma con il suo bambino di 4 settimane.
Tutti i migranti, prima di scendere, vengono sottoposti al tampone per il Covid e poi trasferiti sulla nave quarantena GNV “Adriatico” che è ancorata anch’essa al molo Ronciglio e ha già a bordo circa 150 persone.
In banchina il consueto dispiegamento dell’accoglienza, coordinata da Questura e Prefettura: forze dell’ordine, operatori della CRI, sanitari dell’Usca dell’Asp di Trapani coordinati dalla U.o.c. Salute Globale, volontari della Caritas diocesana che garantiscono un ordinato e corretto svolgimento delle operazioni. Presenti anche un paio di pullman dell’Aeronautica militare che vengono utilizzati per il trasferimento dei minori non essendo stato possibile – data la giornata festiva – ottenere la solita disponibilità di ditte private.
Terminata la quarantena, i migranti che avranno presentato richiesta di asilo politico saranno trasferiti negli appositi centri di accoglienza per attendere il riconoscimento del loro status e proseguire il loro percorso, nel nostro Paese o all’estero.
AGGIORNAMENTO ORE 13
Prosegue ordinatamente lo sbarco dei migranti dalla Ocean Viking al porto di Trapani. Le due mamme con i loro neonati e un altro uomo che necessitava di cure mediche sono stati trasferiti in ospedale. I migranti, sottoposti a tampone dai sanitari dell’Asp, sono risultati tutti negativi al Covid. Al momento in cui scriviamo i minorenni vengono fatti sbarcare e condotti al Cpr di contrada Milo per le operazioni di identificazione. Da lì saranno poi trasferiti nei centri di accoglienza. La macchina organizzativa, coordinata da Questura e Prefettura, ha mostrato di saper funzionare anche in una giornata particolare come quella di oggi, giorno di Natale, un’attività “in emergenza” che, ci sentiamo di dire, poteva bene essere evitata dato che la nave attendeva dallo scorso 16 dicembre di avere indicato dalle Autorità centrali italiane il luogo di sbarco.
Nelle scorse settimane Frontex, l’agenzia dell’Ue per il controllo delle frontiere esterne, ha diffuso il consueto report mensile sugli arrivi di migranti in Europa. Da inizio anno allo scorso novembre, in Europa sono arrivati 184mila migranti, il 60% in più rispetto al 2020 quando si era in piena crisi pandemica con i lockdown, e il 45% in più rispetto al 2019.
Di questi, 22.450 sono arrivati nel solo mese di novembre. Frontex parla di una tendenza alla diminuzione rispetto ai mesi precedenti. La rotta più trafficata resta quella del Mediterraneo centrale da Libia e Tunisia verso Italia e Malta, con 64mila arrivi, l’89% in più rispetto al 2020. É però la rotta balcanica, via terra, quella che registra il maggiore incremento: +138% rispetto all’anno scorso, con 55mila arrivi.
Numeri molto più contenuti sulle altre tre rotte migratorie: 17mila persone sulla rotta del Mediterraneo occidentale (+6%), oltre 20mila su quella dell’Africa occidentale verso le Canarie, in entrambi i casi si tratta di rotte verso la Spagna. L’unica rotta in leggero calo è quella del Mediterraneo orientale, con un -3% e quasi 19mila arrivi.