Non è stata digerita l’ordinanza sindacale che vieta l’intrattenimento musicale in viale Regina Margherita per permettere al Luglio Musicale di svolgere le prove delle Opere al teatro Giuseppe Di Stefano ubicato dentro la villa comunale.
È decisamente sconsolato Paolo Genovese, titolare della gelateria La Cremolosa che la redazione di Trapanisi.it ha intervistato per capire l’umore dei commercianti.
“Capiamo il senso della ordinanza sindacale e la riteniamo giusta. Purtroppo avremmo voluto un confronto prima che arrivasse questa decisione per poter avanzare delle alternative in modo da non scontentare nessuno. Avevamo previsto 70 serate in questa stagione, metà salteranno. Eravamo a conoscenza delle Opere e delle prove generali, la nuova ordinanza ci vieta di far musica anche durante le altre giornate di prova. Le tempistiche ci hanno buttato a terra”.
Molto critica anche la cantante Sabrina Grimaudo: “Ditemi voi se è mai possibile, civile e normale che, nel bel mezzo di una programmazione musicale concentrata in soli 3 mesi scarsi, si possano emettere ordinanze che vietano alcune serate musicali ad alcuni gruppi musicali (noi compresi) solo perché altri illustri esponenti della pagina culturale della nostra città (indovinate voi chi) pretendono il silenzio assoluto durante le loro prove nell’area limitrofe allo svolgimento delle suddette serate. Suddette serate programmate in largo anticipo e concordate civilmente con i gestori dei locali organizzatori e la disponibilità dei gruppi partecipanti. Ditemi voi se è ancora possibile, nel 2021 asservirsi ad un potere che esula sempre più da qualsiasi potere dell’Amministrazione cittadina e che sembra avere paura di una denuncia, querela o non so che”.
Anche Nuelle si schiera contro l’Ordinanza. “Questa ordinanza non la capisco, per il semplice fatto che, fino allo scorso anno, si è lavorato tutti, senza problemi e senza pestarci i piedi. Sapevamo quando il Luglio provava e si iniziava una volta terminate le prove, oppure si prendevano le serate anche in funzione di ciò, in totale collaborazione. Sarebbe bastato, a mio avviso, sedersi con i gestori dei tre locali in questione (che peraltro hanno speso soldi di SIAE, pubblicità e sicuramente altro), e stabilire le date in cui poter fare musica”.