Un altro migrante scampato al naufragio di venerdì sulla spiaggia di Marinella di Selinunte si è presentato al Centro di accoglienza di Castelvetrano, allestito in un bene confiscato alla mafia e affidato alla Croce Rossa, che si trova in viale Autonomia Siciliana.
Si tratta di un minorenne – come riporta Castelvetranoselinunte. it – ha chiesto aiuto agli operatori che hanno avvertito la Polizia che lo ha trasferito al Centro per i rimpatri di contrada Milo, a Trapani dove vengono svolte le attività di identificazione.
Il ragazzo ha raccontato di aver vagato, da sabato mattina, tra il territorio di Castelvetrano e Campobello di Mazara per poi chiedere aiuto al Centro dove sono stati allestiti, nei mesi scorsi, quasi 250 posti letto e collocate unità di servizi fornite dal Ministero dell’Interno. Nella struttura di Castelvetrano i migranti minori rimangono pochi giorni, prima di essere trasferiti presso comunità d’accoglienza.
Sale così a 17 il numero di migranti sopravvissuti al naufragio rintracciati nel territorio trapanese mentre coloro che sono stati individuati in provincia di Agrigento sono 23, tutti trasferiti al centro di prima accoglienza a Porto Empedocle. Le salme recuperate sono al momento sei. Da quanto emerso dalle testimonianze dei sopravvissuti, mancherebbero all’appello tra le 15 e le 20 persone. Intanto, dalla Tunisia, i familiari di migranti che non hanno dato più notizie di sé dopo la partenza si sono mobilitati, tramite parenti e conoscenti già prSelinunteesenti sul nostro territorio, alla ricerca di notizie dei loro cari. Selinunte