Musiche e sonorità diverse tra i templi di Selinunte

Arriva il Mediterraneo Jazz di Curva Minore dal 20 al 23 luglio

Il concetto di Mediterraneo Jazz non è quello di fare jazz al centro del Mediterraneo, come potrebbe a prima vista sembrare, ma il suo netto capovolgimento: ovvero esprimere un’idea di sintesi rigenerativa; e nello stesso tempo, ricongiungere, unire, saldare, non soltanto in maniera concettuale, ma concreta, materiale, artistica, poetica, sociale, culturale. Così il Mediterraneo diventa veicolo, collegamento, ponte tra popoli e culture, crocevia essenziale di tensioni e opportunità, luogo d’incontro e scontro tra mondi al tempo stesso vicinissimi e lontanissimi; ed è proprio Selinunte – il più grande Parco archeologico d’Europa – a raccogliere questa sintesi per la terza edizione di Mediterraneo Jazz, festival di Curva Minore, nato dall’intuizione del contrabbassista Lelio Giannetto di cui hanno raccolto idee e fascinazione, la moglie Valeria e i figli Luca e Gabriele.

Da giovedì 20 a domenica 23 luglio, quattro serate di musiche e sonorità diverse, affini ma non necessariamente complementari, che coinvolgono artisti e musicisti internazionali e valorizzano giovani musicisti siciliani. La rassegna non si limita ai soli concerti ma va oltre e si pone l’obiettivo di portare avanti processi creativi attraverso la produzione di nuova musica ispirata agli aspetti che legano jazz, cultura siciliana e mediterranea in generale, promuovendo i giovani talenti e valorizzando il patrimonio culturale. All’interno di questa visione il festival ospiterà il progetto SUONI DI SICILIA – iniziativa direttamente promossa dall’Assessorato dei Beni culturali guidato da Francesco Paolo Scarpinato – che introdurrà il festival il 20 luglio con la Selinùs marching band, frutto della residenza artistica tra l’ Orchestra Creativa dell’ Emilia Romagna e la Sicilian Music Crew, band di recente formazione. Insieme hanno rinnovato la tradizione bandistica anima delle feste tradizionali, introdotta oltreoceano proprio dalle componenti siciliane. Il 21 luglio alle 18, la conferenza-lezione Siciliani del Jazz – Palermo New Orleans solo andata, a cura di Gianmichele Taormina, che si propone di ridisegnare storicamente la mappa creativa della presenza siciliana nella musica “Jass” di New Orleans; poi la Selinùs marching band condurrà il pubblico lungo un percorso stabilito tra le antiche pietre del Parco, verso il luogo dei concerti.

Tra i protagonisti più attesi del festival (il 21 luglio) il duo OoopopoiooO formato dagli imprevedibili Valeria Sturba e Vincenzo Vasi. La stessa sera, al tramonto, Edoardo Marraffa, considerato oggi uno dei maggiori esponenti della musica improvvisata in Italia, si esibirà in solo. Il 22 luglio, debutterà in prima serata il MaMaSi trio, recente produzione dell’associazione Curva Minore, composto dalla brillante contrabbassista Silvia Bolognesi, dalla compositrice Maria Merlino, tra le poche musiciste donne a dedicarsi al sax baritono, e da Mariasole De Pascali al flauto traverso, che ha appena vinto il referendum come miglior,èmusica] nuovo talento italiano dell’anno secondo Musica Jazz. A seguire Radicetersa trio – Tommaso Miranda al sax baritono, Domenico Sabella alla batteria e il giovane ma affermato Alessio Cordaro al contrabbasso – dalle radici del blues a oggi, alla ricerca di soluzioni originali per abbattere steccati tra i generi. Infine la serata conclusiva (23 luglio), sarà tutta per Paolo Angeli, chitarrista, compositore ed etnomusicologo italiano, tra i più importanti innovatori della scena musicale internazionale, conosciuto per la sua chitarra- orchestra sarda, preparata a 25 corde, scelta anche da Pat Metheny.

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