“La salute sul luogo di lavoro è un diritto fondamentale dell’individuo. Poste Italiane ne prenda atto, e intervenga”. Così la Segreteria provinciale di Confsal
Comunicazioni che ha presentato una diffida a Poste Italiane in merito a presunti comportamenti scorretti, nei confronti degli altri dipendenti, della direttrice dell’ufficio postale di Alcamo Centro che – a detta del sindacato – “producono effetti negativi sullo stato di salute psicofisica dei lavoratori”.
“Il mobbing – scrive in una nota il sindacato di categoria – è una forma di violazione dell’integrità personale.
Le vessazioni sul lavoro sono atti ostili compiuti dal datore di lavoro o dai colleghi con lo scopo di sminuire un soggetto provocando risvolti negativi per la sua carriere e salute. Pertanto è fondamentale riconoscere tali comportamenti ed evitare che diventino più gravi. L’azienda Poste Italiane spa, che promuove la valorizzazione e il benessere dei lavoratori non può ignorare, tali atteggiamenti e non prendere in considerazione il nostro formale invito”.