Avrebbe dovuto arrivare al porto di Trapani per sbarcare i migranti tratti in salvo ma, durante, il tragitto, l’equipaggio ha continuato a effettuare altri soccorsi in mare, violando le disposizioni del nuovo decreto del governo sulle ong.
Sarebbe questo il motivo per cui la nave “Louise Michel”, appartenente all’omonima Ong, e finanziata da quattro anni anche dall’artista britannica Banksy, è stata fermata nel porto di Lampedusa dalle autorità italiane. A bordo dell’imbarcazione ci sono 180 persone che sono state soccorse nel corso di cinque operazioni diverse mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo a bordo di barchini. Interventi a cui hanno contribuito anche le motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di Finanza.
A renderlo noto sono gli stessi attivisti, che attribuiscono la ragione del fermo alla violazione del decreto migranti del governo Meloni, con il quale sono state semplificate le procedure di espulsione e ristretti i criteri per usufruire della protezione speciale.
«Con la situazione che c’è in mare, trattenere una nave di soccorso in porto mentre donne, uomini e bambini rischiano di morire, è una cosa assurda: qui non si tratta di slogan, ma di vite umane che si possono e si devono salvare». Così si è espresso all’Ansa Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, che ha rilanciato il tweet della “Louise Michel”.