I militari della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo, a seguito di un primo accertamento svolto in mare da ispettori pesca comunitari del Corpo delle Capitanerie di porto, hanno raggiunto e ispezionato un peschereccio che praticava la pesca a strascico utilizzando una rete non conforme a quanto disposto dalla normativa vigente.
La rete, infatti, è risultata avere maglie di dimensioni inferiori alla misura fissata dalle leggi comunitarie e nazionali e ciò impatta negativamente sulla sua selettività e quindi sul naturale ripopolamento degli stock ittici, andando contro il concetto di pesca sostenibile.
I militari della Guardia Costiera hanno provveduto a far rientrare il motopesca in porto e hanno elevato una sanzione amministrativa di 2mila euro. Sequestrata la rete e anche il pescato. Per questo tipo di violazione, definita “infrazione grave”, sono stati elevati anche i verbali di assegnazione punti, sia al comandante dell’imbarcazione sia alla licenza di pesca.