Non aveva ancora compiuto 25 anni Emanuela Loi quando, il 19 luglio 1992, perse la vita nella strage di via D’Amelio, a Palermo, insieme al giudice Paolo Borsellino e ad altri quattro colleghi poliziotti: Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina e Claudio Traina.
È a lei – agente della Polizia di Stato e Medaglia d’oro al valor civile – che l’Amministrazione Comunale di Marsala e la Questura di Trapani e hanno deciso di intitolare, ieri pomeriggio, in occasione della Giornata Internazionale della donna, la strada dove ha sede il Commissariato di Pubblica Sicurezza.
Una scelta importante e carica di significato volta a fare memoria del sacrificio profuso, ogni giorno, dalle poliziotte e da tante donne che, con coraggio, affrontano sfide professionali e personali.
Alla cerimonia erano presenti il vice capo della Polizia – direttore centrale della Polizia Criminale, prefetto Vittorio Rizzi, le massime Autorità provinciali, numerosi familiari delle vittime delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio – di cui quest’anno ricorre il trentennale. Tra queste la nipote di Emanuela Loi, figlia del fratello Marcello, che ne porta lo stesso nome e ha scelto di essere anche lei una poliziotta.
La benedizione del Cappellano della Questura, don Antonino Adragna ed il “Silenzio d’ordinanza” – eseguito da un trombettiere della Polizia di Stato – hanno scandito i momenti salienti della cerimonia di scopertura della targa.
In serata, al teatro Impero di Marsala, il concerto della Banda Musicale della Polizia di Stato che ha voluto rendere omaggio alla cittadinanza dedicando alle vittime delle stragi del 1892, ad Emanuela ed a tutte le donne un importante repertorio che ha spaziato da Verdi a Puccini, da Bellini a Morricone e ad altri importanti compositori.