Marinella di Selinunte, la Regione finanzia la bonifica del porto dalla posidonia

L’intervento è di carattere emergenziale e prevede la rimozione meccanica della posidonia e il ripascimento della spiaggia antistante il porto

La Regione Siciliana ha deciso di intervenire per risolvere il problema della posidonia che invade il porto di Marinella di Selinunte, la borgata marinara di Castelvetrano, nel trapanese, che ospita una flotta di circa 50 pescherecci. La giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, ha stanziato 200 mila euro per il ripristino della corretta funzionalità dello scalo, che rischia di essere compromessa dall’accumulo cospicuo della pianta marina, portata dalle correnti.

Nei giorni scorsi l’intervento era stato sollecitato dalla deputata del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi.

La somma è destinata a lavori urgenti per la bonifica dalla posidonia e per contrastare l’erosione dovuta alle forti piogge, che hanno causato il cedimento di alcune parti del molo. L’intervento è di carattere emergenziale e prevede la rimozione meccanica della posidonia e il ripascimento della spiaggia antistante il porto.

«Si tratta di un’azione necessaria per garantire la sicurezza e la continuità dell’attività dei pescatori – dice l’assessore Aricò – ma anche per salvaguardare l’ambiente e il paesaggio di Marinella di Selinunte, una località turistica molto apprezzata per la sua bellezza e per la vicinanza al Parco Archeologico di Selinunte. Il nostro obiettivo resta quello di realizzare un nuovo porto regionale per Marinella di Selinunte, per dotare il comprensorio di Castelvetrano e del Belice di una infrastruttura importante sia per il settore ittico che per quello turistico».

Il progetto del nuovo porto regionale prevede la realizzazione di una darsena con 300 posti barca, un’area commerciale e una passeggiata lungomare. Il costo stimato è di circa 40 milioni di euro, ma al momento non ci sono ancora le risorse necessarie per avviare i lavori. L’assessore Aricò si dice fiducioso di poter reperire i fondi necessari, anche grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel frattempo, la bonifica dalla posidonia consentirà al porto esistente di continuare a funzionare in attesa del nuovo scalo.

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