Con grande piacere e simpatia questa mattina Marco Falaguasta ha voluto rilasciare alla redazione di Trapanisì.it una intervista nella quale ci parla dello spettacolo “Non ci facciamo riconoscere” che porterà anche a Trapani venerdì prossimo 31 maggio, al Teatro Ariston. per ascoltare schiaccia PLAY:
“Non ci facciamo riconoscere”, scritto dallo stesso Falaguasta e Alessandro Mancini, ci riporta ai fatidici anni Ottanta, arrivati quasi come una benedizione dal cielo, dopo anni complicati e violenti.
«La mia generazione – racconta Falaguasta – è cresciuta con questo monito nelle orecchie “Non ci facciamo riconoscere”, una frase tipica dei nostri genitori che reagivano così al nostro minimo insurrezionismo, anche solo con un semplice inarcamento delle sopracciglia. Ma c’era da comprenderli, preoccupati e segnati com’erano dagli anni di piombo, al punto che il solo pensiero che ci potessimo mettere nei guai, li faceva trasalire. Finalmente nelle piazze non si sparava, non si protestava, ma si ballava, ci s’incontrava e ci si divertiva e noi ne avevamo licenza. Meglio spensierati che impegnati, visto che l’impegno e la partecipazione sociale sembravano essere sfociati nella protesta violenta e nel terrorismo».
L’attore racconta una generazione che ha interpretato la democrazia come un diritto acquisito e che non aveva bisogno di ulteriori rivendicazioni, di altre battaglie, ma prendeva per buone verità istituzionali, accettando il consumismo, il neoliberismo, per il quieto vivere.
«Non c’è mai interessato pretendere di sapere chi ha ucciso o commissionato l’uccisione di Enrico Mattei, Aldo Moro, Pierpaolo Pasolini, Mino Pecorelli, Carlo Alberto Dalla Chiesa o che fine abbia fatto Emanuela Orlandi. Ora siamo diventati genitori e siamo chiamati a trasmettere valori ai nostri figli; siamo insegnanti e dobbiamo formare gli uomini di domani; amministratori della cosa pubblica e facciamo politica, risolvendo (o tentando di farlo) i problemi di tutti. Come ce la stiamo cavando? Come ci stiamo comportando nei confronti delle nuove generazioni? Per raccontare tutto questo ho voluto utilizzare la satira, ricorrendo ad episodi di vita vissuta, ad aneddoti e alla suggestione di canzoni come Figli delle Stelle, Il mio canto libero, La sera dei miracoli e tante altre che ne sono state la colonna sonora. Le canzoni saranno eseguite dal vivo con Eleonora Segaluscio».
È possibile acquistare i biglietti presso il botteghino del Cine Teatro Ariston (il giorno dell’evento) e del cinema Diana.
ONLINE su Liveticket: https://www.liveticket.it/cineteatroaristontrapani. Bonus Cultura solo online.
Informazioni: ariston@cineteatrotrapani.it
Tel:0923/21659 – 0923/29221 attivi dalle 18.00 alle 23.00 (tranne lunedì)
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