Beni per oltre 1,5 milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Trapani, in esecuzione del decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani, ad una famiglia di imprenditori nel settore agricolo di San Giuseppe Jato (PA) operante nel territorio di Santa Ninfa.
Il loro sequestro era avvenuto nel 2019 a seguito della proposta di misura di prevenzione avanzata dal direttore della DIA. Il Tribunale della Prevenzione di Trapani, a seguito delle risultanze investigative, corroborate anche dall’importante contributo di alcuni collaboratori di giustizia, ha ritenuto sussistere un adeguato compendio di indizi a carico di questi imprenditori ritenuti “socialmente pericolosi” in quanto appartenenti a Cosa nostra.
Questa connotazione è stata rilevata dagli inquirenti, da una grossa operazione finalizzata alla speculazione immobiliare attraverso l’acquisto, in un’asta giudiziaria, di una vasta tenuta agricola e la successiva rivendita alla società agricola riconducibile agli imprenditori di San Giuseppe Jato.
La confisca riguarda l’intero compendio dell’azienda agricola che si occupa di coltivazione di uva, costituito da beni sia immobili (ubicati nel territorio di Santa Ninfa, tra cui un terreno di oltre 60 ettari) sia mobili registrati, partecipazioni, depositi e conti correnti bancari. GUARDA VIDEO