Libero Consorzio, a rischio 173 lavoratori. Cgil e Uil dichiarano lo stato di agitazione

TRAPANI. Centosettantatré posti di lavoro a rischio. Al Libero Consorzio, l’ex Provincia, sono 173 i dipendenti a tempo determinato che vedono avvicinarsi la scadenza del loro rapporto di lavoro, previsto per il 31 dicembre, senza sapere se questo potrà cessere prorogato. Anzi, secondo la Cgil Funzione pubblica e la Uil Funzione pubblica, guidati rispettivamente da Enzo Milazzo e Giorgio Macaddino, il rischio è anche che all’ex Provincia si decida di mettere in sovrannumero quei dipendenti che prima erano impegnati in settori dei quali, oggi, il Libero Consorzio non riesce più a garantire il servizio.

Per questo motivo, quindi, i due sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione chiedendo, allo stesso modo, la convocazione di un tavolo di raffreddamento al Prefetto, occasione durante la quale si confronteranno le parti, al fine di raggiungere un accordo.

“Siamo arrivati alla fine dell’anno e non abbiamo notizie per i dipendenti – spiega Enzo Milazzo della Fp Cgil -. Adesso apprendiamo che siamo stati convocati dal commissario straordinario dell’ex Provincia per martedì, ma ormai siamo davvero arrivati alla fine del periodo e non sappiamo assolutamente nulla in merito ai rinnovi contrattuali o alla delegazione trattante”.

Cgil e Uil hanno dichiarato lo stato di agitazione, avanzando la richiesta di convocazione del tavolo di raffreddamento, attraverso una nota giunta anche all’assessorato regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica ed alla commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Procedura necessaria per arrivare, poi, eventualmente, alla forma di protesta estrema: lo sciopero.

Nella nota Milazzo e Macaddino prendono atto “della situazione di stallo in cui versa il personale del Libero Consorzio Comunale, per cui i lavoratori vivono ad oggi una situazione di incertezza sul loro futuro lavorativo, considerato che più volte è stato sollecitato un incontro per conoscere le intenzioni della reggente amministrazione sulla vicenda, che riguarda il personale precario, relativamente alla proroga dei rapporti di lavoro ed il mantenimento occupazionale del personale di ruolo” affermano Milazzo e Macaddino i quali, pertanto, chiedono l’intervento del prefetto, considerato che i problemi “rivestono un carattere delicato ed urgente, per eventuali provvedimenti che, a tutt’oggi, non vengono né ratificati né portati a conoscenza dei sindacati”.

A rischio, secondo Enzo Milazzo, ci sono anche i dipendenti di ruolo. “Sembra che il commissario possa mettere in sovrannumero tutti i lavoratori di ruolo che, oggi, stanno assicurando quei servizi che l’ex Provincia non può più garantire, come la manutenzione delle strade o l’assistenza igienico-personale agli studenti. Adesso andremo dal prefetto, ma del caso deve occuparsi anche la Regione. Questa situazione non può andare avanti e la Regione deve intervenire per garantire quei servizi che, oggi, l’ex Provincia non può garantire”.

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