L’esperta risponde: tutti i dubbi su gas e luce [Parte 5]

In settimana i lettori di Trapanisi.it hanno inviato alla nostra esperta alcune domande

Grazie alla collaborazione dei lettori, procediamo con il quinto botta e risposta. Anche questa volta, tramite l’interazione dei lettori sono state selezionate cinque domande interessanti che consentono di approfondire la grande tematica dell’elettricità e gas metano.

1- Attualmente quanto costa la luce ed il gas?

Stando ai valori del GME (Gestore Mercati Energetici), che posso essere monitorati attraverso la piattaforma: WWW.MERCATOELETTRICO.ORG, Il PUN (Prezzo Unico Nazionale dell’elettricità) è pari a 0,16 centesimi a kWh; mentre il PSV (Punto di Scambio Virtuale) 0,60 centesimi per smc. Ricordo che sono valori che cambiano di giorno in giorno, e che possono essere costantemente seguiti cliccando sul link che vi rimanda al GME.

Sono prezzi che trovano applicazione all’interno del mercato libero dell’energia, e riferiti a tutti gli utenti che hanno una tariffa variabile sia luce che gas. Per completezza ricordo anche i prezzi per coloro che si trovano ancora all’interno del mercato tutelato, consultabili direttamente su, https://www.arera.it/it/prezzi.htm : Luce (trimestre gennaio, febbraio, marzo 2023)  0,41 centesimi a kWh, gas (faccio riferimento alla sola Regione Sicilia, in quanto il prezzo cambia sulla base di regione di appartenenza) 0,78 centesimi per smc (Gennaio 2023);

2- L’inquilino precedente è moroso, e devo fare una voltura (per intestarmi la suddetta utenza), dovrò pagare io il debito?

Se non sussiste vincolo di parentela NO. Basterà inviare al fornitore la dichiarazione di estraneità al precedente fornitore (quello con cui il vecchio inquilino ha la morosità) Inoltre, se non conosci il precedente fornitore puoi inviare un fax alla società di distribuzione oppure compilare l’apposito modulo dello Sportello per il consumatore.

3- Vorrei sapere di più sul superbonus 2023.

Domanda interessante ma meritevole di essere trattata in modo specifico tramite apposita pubblicazione dedicata all’argomento. Per essere sintetici ma esaustivi, posso dire che Il superbonus nel 2023 offre una detrazione del 90% per le spese sui lavori di efficientamento energetico.

È un incentivo interessante, ma anche pieno di insidie e valido solo per alcuni casi specifici.

Come per la detrazione 50%, anche nel caso della detrazione al 90% si ha la possibilità di cedere il credito fiscale alle eventuali banche disponibili.

Per accedere al superbonus l’impianto fotovoltaico dovrà essere installato insieme ad uno dei cosiddetti “interventi trainanti”, come il cappotto termico o una pompa di calore che sostituisca la tradizionale caldaia.

In più, è necessario migliorare di due livelli la classe energetica dell’immobile — aspetto questo non banale e che richiede una seria analisi iniziale.

Attenzione: nel caso specifico di un’abitazione unifamiliare, per poter sfruttare il superbonus occorrono due pesanti requisiti aggiuntivi:

  • l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale
  • il reddito del proprietario non deve superare i 15mila euro (con alcuni aggiustamenti per tener conto della numerosità del nucleo familiare).

Accedendo al superbonus si perde la possibilità dello scambio sul posto, rinunciando a una maggior remunerazione dell’energia che immetti in rete. Per questo di solito chi sfrutta il superbonus prende anche un buon accumulo, che comunque ricade nella detrazione 90%.

Per valutare la convenienza del superbonus nel tuo caso specifico, conviene confrontare le soluzioni di più installatori specializzati.

4- Ho fatto un nuovo contratto luce e mi hanno addebitato un importo pari a 15 euro, cosa sono?

Rappresentano il deposito cauzionale addebitato con la prima fattura utile, a tutti gli utenti che decidono di pagare la fornitura luce con il bollettino postale. Sottolineo che, il fornitore precedente restituisce i 15 euro (versati a suo tempo alla compagnia) attraverso l’ultima bolletta utile (quella di chiusura). L’unico modo per evitare il pagamento della somma, ottenendo la restituzione definitiva, è cambiare metodo di pagamento, scegliere l’addebito diretto su conto corrente.

Il deposito cauzionale rappresenta una vera e propria caparra prevista dall’Autoritá di Regolazione per l’Energia Reti e Ambienti (ARERA) che il fornitore luce o gas richiede al cliente per tutelarsi contro situazioni di morosità. Trattandosi di un deposito, è una somma di denaro che l’utente ha diritto a vedersi restituire una volta che deciderà di recidere il contratto, rispettando ogni aspetto dello stesso.

  • Per l’utenza della luce la somma di denaro del deposito cauzionale dipende dai kW di potenza sotto contratto
  • Per l’utenza del gas, invece, la caparra viene applicata in relazione ai metri cubi per anno e viene usata come garanzia di pagamento.

Grazie a tutti, alla prossima.

“Pillole di energia” è il blog di Corin Virgilio, consulente ed esperta del mondo energetico

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