Con 38 voti a favore e 16 contrari l’Ars ha approvato il ddl di variazioni di bilancio, da circa 68 milioni di euro. Nel provvedimento è stata inserita la proroga fino al prossimo 28 febbraio dei contratti per i lavoratori amministrativi assunti per l’emergenza Covid: la norma è stata proposta dal governo sotto forma di emendamento aggiuntivo, direttamente dall’assessore all’Economia Marco Falcone, rispetto all’accordo da 200 milioni con lo Stato dove la questione di questi lavoratori, però, non è considerata. Per questo motivo le opposizioni nel parlamento regionale siciliano si mostrano scettiche sulla legittimità della decisione.
I lavoratori co. co. co. assunti per l’emergenza Covid in Sicilia sono circa 3mila – secondo Cgil, Cisl e Uil – e sono impiegati presso le strutture commissariali nate per l’emergenza. Il contratto prevede 18 ore settimanali.
Il presidente della Regione Renato Schifani ha incontrato, nei giorni scorsi, una delegazione di questi lavoratori: “Ho preso un impegno che ho subito mantenuto – ha commentato dopo l’approvazione dell’emendamento – grazie anche alla sensibilità del Parlamento regionale sul tema. Lavoreranno ancora per due mesi e nel frattempo c’è l’impegno di tutte le parti coinvolte a sedere a un tavolo tecnico, che istituiremo presso l’Assessorato alla Salute, che cercherà di individuare possibili percorsi per l’impiego di queste risorse umane”.