Questa mattina, in occasione del 20° anniversario della strage di Nassiriya, l’Amministrazione comunale di Trapani ha voluto ricordare, con una cerimonia svoltasi nella piazza della frazione di Fulgatore intitolata alle vittime, l’attentato terroristico del 12 novembre 2003 che causò la morte di 28 persone, tra cui 12 carabinieri, 5 soldati dell’Esercito e 2 civili italiani.
È stata l’occasione per ricordare anche tutte le vittime delle guerre. Erano presenti le massime cariche militari e civili, oltre al locale parroco don Tony Adragna e le associazioni combattentistiche e d’arma. Presente anche una rappresentanza degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Eugenio Pertini” di Fulgatore, insieme alle loro famiglie, insegnanti e alla dirigente della scuola.
«Un ricordo in memoria per i caduti di Nassiriya ed insieme un monito perché assieme al tricolore trionfino sempre ed ovunque i colori dell’arcobaleno – afferma il sindaco Giacomo Tranchida, presente insieme agli assessori Pellegrino ed Abbruscato -. Ancora una volta abbiamo voluto ricordare e ribadire la nostra Costituzione ed in particolare l’articolo 11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. È stato un momento di riflessione verso le guerre in corso in questo nostro mondo e il sacrificio di tante donne e uomini, in divisa e non, che ogni giorno combattono la guerra anche contro il sistema criminale e mafioso. Non possiamo quindi che mandare un nuovo messaggio, educando i più piccoli agli ideali di pace e verso i valori di libertà, democrazia e legalità. Ringrazio i giovani alunni intervenuti che hanno anche reso omaggio al gonfalone della città di Trapani. Il colore rosso del sangue simboleggia le perdite della nostra città durante le guerre e porta con sé anche un messaggio fondamentale di uguaglianza: non è importante il colore della pelle delle persone, il loro sangue ha per tutti lo stesso colore».