Se questa era la personale scommessa di Walter Roccaro e Natale Pietrafitta, sicuramente è stata una scommessa vinta. La Traviata andata in scena ieri sera al teatro Di Stefano di Trapani è stata decisamente particolare. Creata in pochissimi giorni, ha visto un cast giovane e interamente siciliano, una ambientazione contemporanea – in linea con una visione tradizionale voluta da Giuseppe Verdi e da Dumas figlio – e un successo di pubblico: il tutto esaurito è arrivato allo scoccare dell’inizio dello spettacolo con gli ultimi spettatori che si sono affrettati a prender posto.
Sul palco un moderno salotto, con un rimando quasi da serie tv anni 90/2000 come Friends o How I met your Mother. Una contaminazione che, però, regge benissimo con la presenza di smartphone e selfie che si incastrano all’interno dell’opera di Verdi.
Il pubblico ha apprezzato: nove i minuti di applausi al termine dello spettacolo per la prima portata in scena dal Luglio Musicale Trapanese. Buona la prova di Maria Francesca Mazzara nel ruolo di Violetta Valéry. Bene anche Claudio Cardile nel ruolo di Alfredo. Nel primo atto tanta è l’emozione degli artisti, con un inizio tentennante. L’ingresso del Coro guidato da Fabio Modica ha riportato tranquillità.
Nel secondo e terzo atto, invece, un crescendo. Sia di emozioni, sia d’interpretazioni, dove il baritono Francesco Paolo Vultaggio, nel ruolo di Giorgio Germont, si esalta e aumenta la qualità sul palco. Vultaggio, non a caso, è stato decisamente il più acclamato al termine della esibizione.
L’Orchestra del Luglio Musicale Trapanese è stata diretta dal Maestro Simone Veccia. È stata premiata la scelta di emozionare senza inutili drappelli: un nuovo allestimento con la regia di Salvo Piro e le scene e i costumi di Danilo Coppola. Particolare attenzione alle luci curate da Giuseppe Saccaro hanno enfatizzato anche i ficus in sala, abbracciando la platea in una straordinaria volontà di creare quel chiaro scuro che ha resto molto più magico il tutto.
Da sottolineare, in conclusione, il viaggio interiore di una moderna Violetta che rimembra la giovane sé. Un viaggio spirituale che grazie al teatro diventa anche fisico con degli scambi molto emozionanti tra le due artiste in scena. E poi la magia dei fiori tanto citata da Verdi e ben ottimizzata dalla regia che conclude, idealmente, proprio come una rinascita e non come una semplice dipartita di parigina sognante dei giorni nostri che, a causa di una malattia, è costretta a perire.
La seconda recita de La Traviata andrà in scena domani sabato 6 agosto alle ore 21.00 al Teatro open air Giuseppe Di Stefano, a Trapani.