“La riforestazione possibile per la montagna di Erice”, questo il titolo del convegno scientifico promosso dalla locale sezione CAI che si terrà venerdì prossimo, 24 marzo, a partire dalle ore 9 presso la biblioteca comunale “V. Carvini” nel centro storico cittadino.
Nel corso dell’incontro, a cui parteciperanno docenti di silvicultura di UNIPA esperti in riforestazione, dottori agronomi forestali, vertici dell’Assessorato Agricoltura e Forestale, del Demanio forestale regionale e parlamentari regionali, sarà avviato un confronto tecnico-scientifico sui necessari “piani di riforestazione” delle vaste aree boschive che ad Erice e, più in generale nel Trapanese e in Sicilia sono state depauperate e distrutte dagli incendi.
Gli esperti e i rappresentanti delle Istituzioni si confronteranno in una tavola rotonda con il patrocinio del Comune di Erice, dell’Ordine dei dottori agronomi forestali e del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e forestali dell’Università degli studi di Palermo.
“Le motivazioni che ci hanno spinto, insieme al Comune di Erice – commenta Vincenzo Fazio, presidente della Sezione ericina del Club Alpino Italiano ad organizzare l’incontro – ad organizzare l’incontro sono legate al susseguirsi, da oltre 15 anni, di incendi devastanti che hanno ridotto ed impoverito notevolmente la superficie boschiva originaria sul Monte Erice e in Sicilia. Inoltre, nonostante le opportunità della Transizione Ecologica e le linee guida del PNRR, non è stato pianificato alcun intervento di ricostituzione boschiva, che avrebbe potuto contribuire a mitigare l’elevato rischio idrogeologico a cui sono sottoposti i versanti della montagna. Ad esempio, si ricorda l’ultimo incendio nel 2022 che ha colpito il bosco di Martogna, causando fenomeni alluvionali vissuti di recente nella città di Trapani”.
“Credo che sarà un’occasione importante per riflettere insieme su quali soluzioni scientifiche possano essere più opportune per la riforestazione e per la ricostituzione boschiva – ha dichiarato la sindaca di Erice Daniela Toscano – anche al fine di mitigare il rischio idrogeologico connesso. Per questo ringrazio la sezione ericina del CAI e in particolare il suo presidente, dVincenzo Fazio, per aver promosso ed organizzato l’evento”.