La mozione di sfiducia a Tranchida è stata firmata solo da 4 consiglieri

M5S: "Forse i consiglieri di opposizione hanno timore a prendere posizione in vista delle ancora labili dinamiche per le prossime amministrative?"

“Noi siamo sicuramente per la sfiducia e l’abbiamo proposta, ritenendo che la situazione amministrativa e politica non garantisce il prosieguo dell’esperienza Tranchida. Il testo della sfiducia è stato messo a disposizione di tutta la minoranza già prima di protocollarla, proprio per eventuali modifiche qualora i componenti dell’opposizione avessero voluto, una condivisione totale che però a oggi vede solo 4 firmatari”.

Con queste parole le consigliere comunali del Movimento 5 Stelle, Francesca Trapani e Chiara Cavallino, annunciano che la loro mozione di sfiducia contro il governo cittadino sia, sostanzialmente, un flop. Solo quattro firmatari: le due pentastellate, Anna Garuccio e Gaspare Gianformaggio. Insomma, la minoranza non riesce a compattarsi neanche in un documento che potenzialmente potrebbe essere unitario. Ormai mancano 8 mesi alle prossime elezioni amministrative e difficilmente la mozione potrà andare in porto. Per essere trattata in aula ci vorrebbero almeno 10 firme.

“I trapanesi sono esasperati – scrivono Trapani e Cavallino – e desiderano che Tranchida e la sua corte abbandonino subito le stanze del potere, forse i consiglieri di opposizione invece hanno timore a prendere posizione in vista delle ancora labili dinamiche per le prossime amministrative? Ci sembra quanto meno singolare che qualcuno preferisca non prendere una posizione chiara difronte alla possibilità di dare un segnale alla città chiaro è inequivocabile, mera questione di numeri o scusa per non schierarsi contro il sistema tranchidiano che può tornare sempre utile tra qualche mese? Intanto, ad oggi, solo 2, – Anna Garuccio e Gaspare Gianformaggio che ringraziamo per la coerenza e il coraggio – della minoranza ha ancora firmato la nostra mozione nonostante le scuse accampate dei numeri mancanti, o del decimo consigliere che pur votando come l’opposizione in aula si dichiara “indipendente”. Ai consiglieri di minoranza chiediamo di assumersi le proprie responsabilità e di recuperare la propria autonomia decisionale nel rispetto della propria dignità e del mandato elettorale ricevuto”.

Insomma, la questione è chiara: per il Movimento 5 Stelle qualcuno gioca in attesa delle prossime elezioni. “Noi ci assumiamo le nostre responsabilità sempre e comunque: ci mettiamo la faccia e non abbiamo paura di confrontarci e di scontrarci con chi non la pensa come noi. Noi abbiamo il coraggio delle nostre scelte e soprattutto abbiamo una sola ed unica parola che non cambia, come accade per qualcun altro, a seconda dell’interlocutore che si trova davanti o delle contropartite che gli vengono proposte. C’è una maggioranza inesistente, che non ha una visione e un programma politico. Trapani invece necessita di una guida attenta e responsabile che guardi al futuro e al funzionamento dei servizi rivolti ai cittadini, e noi siamo pronti a dare un chiaro segnale di cambiamento di rotta” concludono le pentastellate.

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