La fonte inesauribile delle energie rinnovabili

Il futuro del pianeta è nelle nostre mani, scegliere l’energia verde consapevolmente, farà la differenza

Le fonti di energia rinnovabile sono fonti energetiche non soggette a esaurimento, perché naturalmente reintegrate. Sono fonti di energia che rispettano le risorse proveniente dal mondo naturale. Non inquinano né si esauriscono, poiché hanno la capacità di reintegrarsi alla fine del ciclo. Le principali fonti di energia rinnovabile sono:

  • energia solare: è la fonte di energia ottenuta dal sole. Può essere utilizzata per riscaldare o raffreddare la propria abitazione o ambienti di lavoro. L’energia solare viene convertita in energia elettrica attraverso i pannelli solari e impianti fotovoltaici;
  • energia eolica: è l’energia del vento. Grazie alle pale eoliche si sfrutta l’energia del vento per generare energia elettrica pulita;
  • energia geotermica: è l’energia che si ricava dal calore naturale della terra;
  • energia da biomasse: è l’energia proveniente dal calore prodotto dalla combustione di organismi animali o vegetali presenti in una certa quantità in un dato ambiente come quello acquatico o terrestre;
  • energia idroelettrica: è l’energia dell’acqua, prodotta da grandi masse d’acqua movimentate dalla gravità o convogliate in dighe, chiuse, canali e ponti;
  • energia marina: è l’energia racchiusa in varie forme nei mari e negli oceani. Viene generata da enormi masse d’acqua utilizzando però dei generatori ad asse orizzontali o verticali, a seconda della diversa direzione delle correnti.

Volendo fare un accenno numerico alla situazione in Italia in merito allo sfruttamento delle fonti rinnovabili possiamo dire che: “L’Italia ha raggiunto nel 2020 l’obiettivo nazionale con una quota di rinnovabili del 20,4% su un target del 17% con un balzo in avanti rispetto alla quota del 2013 che era del 16,7%. La quota italiana resta però sotto la media della UE che si attesta al 22,1% e della zona euro al 20,9%“.

Tantissimi italiani stanno procedendo a installare pannelli solari o impianti fotovoltaici nelle loro abitazioni. Grazie ai tanti incentivi attualmente disponibili, dei quali parlerò dettagliatamente nella prossima pubblicazione. Possiamo concretamente fare la differenza attraverso il nostro contributo, riducendo notevolmente l’inquinamento ambientale, responsabile in parte dell’aumento dell’energia. Quando parlo di energia verde utilizzata consapevolmente, faccio riferimento alla conoscenza. Se iniziamo a conoscere l’argomento, possiamo scegliere la soluzione energetica più adatta, muovendo i primi passi verso l’ energia green.

Utile e interessante è fare una distinzione:

  • Pannello solare: il solare termico sfrutta l’irraggiamento solare per produrre calore ossia energia termica;
  • Fotovoltaico: sfrutta l’energia solare per produrre energia elettrica.

I vantaggi che derivano dall’acquisto di un impianto fotovoltaico sono tantissimi:

  1. Rispetto per l’ambiente: azzeramento dell’inquinamento;
  2. Risparmio: riduzione del costo dell’energia grazie all’autoconsumo e soprattutto valorizzeremo il nostro immobile se si integrano anche delle batterie è possibile stoccare l’energia prodotta e non consumata per riutilizzarla in un secondo momento;
  3. Durata: un impianto fotovoltaico dura mediamente tra i 20 e i 25 anni;
  4. Variabilità: è possibile modificare la potenza dell’impianto in qualsiasi momento;

Possiamo distinguere tra:

IMPIANTI FOTOVOLTAICI CON SCAMBIO SUL POSTO

Lo scambio sul posto è il meccanismo che permette d’immettere nella rete elettrica l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico non consumata al momento della produzione e prelevarla una volta che se ne ha bisogno. Nello Scambio sul Posto si usa la rete elettrica come strumento di “immagazzinamento virtuale” dell’eccesso di energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Il servizio dello Scambio sul Posto viene erogato dal GSE quando il richiedente è in possesso di un impianto fotovoltaico connesso a un unico punto con la rete. Tutti gli impianti fotovoltaici in regime di Scambio Sul Posto possono richiedere la liquidazione delle eccedenze. Con il termine eccedenza si fa riferimento al credito che si matura durante l’anno, da gennaio a dicembre, ed è la differenza tra l’energia immessa in rete e l’energia prelevata. La liquidazione va richiesta al GSE ogni anno entro il 31 gennaio.

IMPIANTI FOTOVOLTAICI CON SISTEMA DI ACCUMULO

I sistemi di accumulo o batterie per impianti fotovoltaici generano una maggiore autosufficienza e consentono di poter sfruttare a pieno l’energia autoprodotta, riducendo le richieste alla rete. L’energia prodotta in eccesso non viene ceduta alla rete ma conservata nella batteria.

Occorre precisare che è sempre conveniente collegare il proprio impianto alla rete elettrica per ragioni di costo (gli impianti fotovoltaici isolati sono molto costosi) e per ragioni di convenienza. Anche in un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo che si sposa bene con il concetto di quasi-assoluta indipendenza, una porzione dell’energia accumulata e non utilizzata può anche essere immessa in rete (ed eventualmente pagata, procedendo tramite lo scambio sul posto). Senza il collegamento con la rete elettrica, ciò ovviamente non sarebbe possibile. Eccezione fatta per immobili che si trovano in zone lontane dalla rete elettrica di distribuzione, dove bisognerà installare un impianto fotovoltaico a isola (stand alone, isolato poiché non collegato alla rete elettrica).

Oltre alle situazioni di assoluta convenienza del fotovoltaico con accumulo, sono molti i casi in cui le batterie di accumulo non sono convenienti, cioè i benefici che si possono avere dall’accostare un sistema di accumulo ad un impianto fotovoltaico non giustificano i costi d’installazione. Ciò si verifica in due circostanze:

  • BASSI CONSUMI: consumi annuali inferiori a 2500 kWh;
  • CONSUMI ELEVATI MA POCO SPAZIO PER L’INSTALLAZIONE: se consumiamo molta energia durante il giorno, un impianto sottodimensionato, riuscirà a malapena a coprire i consumi durante la giornata e le batterie arriveranno alla sera ancora scariche. Soltanto nei mesi estivi, in cui le giornate si allungano, forse potrebbe avanzare qualche kilowattora per ricaricare le batterie e utilizzare l’energia nelle ore serali.

Per poter installare un fotovoltaico quali autorizzazioni occorrono? Dipende dalle caratteristiche dell’immobile. Se l’immobile non ricade in una zona sottoposta a vincoli salve diverse prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali, l’impianto fotovoltaico può essere installato senza necessità di autorizzazione ma previa comunicazione al gestore della rete del “Modello unico per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici”.
Se l’immobile ricade in un’area sottoposta a vincoli bisognerà acquisire il nulla osta paesaggistico dalle autorità competenti sul territorio e richiedere un’autorizzazione ordinaria o semplificata come avviene nel caso di altri interventi edilizi.

L’installatore valuterà i casi specifici per consigliare e progettare l’installazione più indicata a ogni esigenza.

Oggi si discute tantissimo sulla possibilità di produrre energia di notte tramite pannelli antisolari. Un recentissimo studio, dimostra che ciò è possibile: migliorando i pannelli “anti-solari” soprattutto lo studio sta cercando d’individuare il materiale adatto alla loro costruzione e realizzazione, i pannelli costituirebbero un nuovo modo pulito e sostenibile per generare energia anche di notte. Funzionano in questo modo: essendo più freddi del calore irradiato dalla Terra durante le ore notturne, sono in grado di raccogliere tutto quel calore sprigionato dal terreno e convertirlo in elettricità (energia geotermica, di cui sopra). Il tutto utilizzando un semplice generatore termoelettrico, evitando di stravolgere l’impianto installato.

Come sappiamo, le eccessive emissioni di CO2 stanno pesando enormemente sull’ambiente e sulla nostra economia (aumento del costo dell’energia). Il fotovoltaico risponde a quest’emergenza, in quanto si stima che: “installare un impianto fotovoltaico di 3 kWh per uso domestico, equivale a piantare ben 190 alberi, che si traduce nel risparmio di 38 tonnellate di CO2 in 20 anni“.

Il futuro del pianeta è nelle nostre mani e il fotovoltaico rappresenta un investimento di salvaguardia ambientale e risparmio economico. Ci sono delle agevolazioni per l’acquisto dell’impianto delle quali parleremo, considerata la vastità e importanza dell’argomento, nel prossimo articolo. Se abbiamo la possibilità d’installare un impianto fotovoltaico, abbiamo la possibilità di risparmiare concretamente sulle nostre fatture ed, in alcuni casi, “azzerare” il costo delle bollette. Il fotovoltaico è un’alternativa green, prendiamola in considerazione.

“Pillole di energia” è il blog di Corin Virgilio, consulente ed esperta del mondo energetico

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