Eseguito dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Trapani il decreto di sequestro – finalizzato alla confisca di prevenzione – emesso dal Tribunale di Trapani, di beni mobili, immobili e partecipazioni societarie appartenenti ad un imprenditore del settore agricolo condannato con sentenza passata in giudicato anche per associazione mafiosa e organico al clan mafioso di Vita.
Il destinatario del provvedimento risulta coinvolto, tra gli altri, nel procedimento penale instaurato a seguito dell’operazione “Pionica” che ha riguardato le famiglie mafiose di Salemi e Vita, nel cui ambito sono state eseguite, nel 2018, numerose misure cautelari personali tra cui quella a carico dell’imprenditore al quale è stata inflitta in via definitiva la condanna a 12 anni di reclusione.
Il sequestro, proposto a firma congiunta del direttore della DIA e del procuratore della Repubblica di Palermo, è stato adottato sulla scorta delle risultanze delle articolate indagini patrimoniali svolte dalla Sezione Operativa della Direzione Investigativa Antimafia di Trapani dalle quali è emersa la sproporzione tra i beni riconducibili all’imprenditore e i redditi da questo dichiarati, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro. VIDEO