Trapani e il suo territorio ancora una volta nelle posizioni di coda della classifica pubblicata da Italia Oggi sulla qualità della vita nelle città italiane.
Le dimensioni analizzate sono: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, tempo libero. Nella classifica stilata in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma sulla qualità della vita, giunta alla 25ª edizione, Trapani si colloca al 93esimo posto su 107. Il capoluogo di regione; Palermo, si piazza al 98esimo posto. In Sicilia fa meglio di Trapani solo Ragusa, collocata allo 88° posto mentre Enna, Siracusa e Agrigento sono 100ª, 103ª e 104ª, Messina e Caltanissetta sono 105ª e 106ª.
Quest’anno la qualità della vita in Italia è risultata buona o accettabile in 63 province su 107, in linea con gli ultimi due anni (erano 64 nel 2022; 63 nel 2021; 60 nel 2020, anno dell’emergenza pandemica). Si tratta per lo più di province dell’arco alpino, centrale e orientale, della pianura padana e dell’appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana, Umbria e Marche.
Al contrario, le province del Sud e delle Isole compaiono quasi integralmente nei gruppi 3 e 4 dell’indagine, in cui la qualità della vita è valutata scarsa o insufficiente.
L’indagine 2023 conferma una tendenza: la frattura tra il Centro-Nord, più performante e resiliente, e l’Italia meridionale e insulare, caratterizzata da una persistente vulnerabilità
Sulla questione interviene Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo Trapani: “Queste classifiche – commenta – non fanno altro che confermare quanto è evidente e sotto gli occhi di tutti, nelle nostre città la qualità della vita dei cittadini resta fra le peggiori d’Italia e con l’aggravarsi delle condizioni di povertà e di degrado sociale, la mancanza di servizi e politiche di welfare adeguate, rischiano di diventare miccia di una vera e propria emergenza sociale. Non meritiamo tutto questo, non siamo cittadini di serie D”.
Nella classifica stilata da Italia Oggi in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma sulla qualità della vita, giunta alla 25ª edizione, Trapani si colloca al 93esimo posto su 107, Palermo si piazza al 98esimo posto, Messina e Caltanissetta sono 105ª e 106ª
“Si tratta di conferme rispetto ai dati dello scorso anno – prosegue La Piana – ma questo vuol dire che bisogna fare molto di più per trasformare le nostre città in crescita dal punto di vista economico tanto da offrire opportunità di futuro ai nostri giovani, in luoghi sicuri e in cui la microcriminalità e la violenza non dilagano come sta invece accadendo soprattutto nel capoluogo siciliano e in cui le famiglie possano andare avanti grazie al sostegno del lavoro e grazie a servizi socio-sanitari adeguati anche tenendo conto delle esigenze dei pensionati”.
Secondo il sindacalista “bisogno avviare serie politiche del lavoro e sanitarie che devono essere una priorità nell’agenda della politica e delle istituzioni, serve il rilancio dei settori economici strategici dei nostri territori e dei servizi ai cittadini, occorre colmare i troppi gap infrastrutturali e avviare politiche ambientali adeguate ad uno sviluppo eco-sostenibile degli spazi urbani. Ecco perché sarebbe stato molto importante procedere spediti con i progetti legati al PNRR, ma purtroppo a quanto pare, come spesso accade nelle nostre realtà, siamo ancora ai nastri di partenza mentre il tempo scorre inesorabile!”.