Il gip del Tribunale di Palermo ha accolto l’istanza presentata dalla difesa di Leonardo Salvatore Gulotta, ordinandone l’immediata scarcerazione con il solo obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria nei giorni indicati.
Gulotta era stato arrestato lo scorso 27 marzo, insieme ad altre due persone – Cosimo Leone e Massimo Gentile – con la contestazione di aver prestato una sua utenza telefonica a Matteo Messina Denaro dal 2007 al 2017.
Nelle scorse settimane il Tribunale del Riesame di Palermo ha concesso i domiciliari a Leone, tecnico radiologo all’ospedale di Mazara del Vallo, riqualificato l’originaria contestazione di associazione mafiosa in favoreggiamento aggravato. Gentile, invece, non ha presentato istanza di scarcerazione.
La contestazione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa – originariamente mossa dalla Procura a Gulotta, unico dei tre a rispondere alle domande in sede di interrogatorio di garanzia – era stata modificata, restringendo il campo di contestazione al periodo 2014-2017 ma questo non è stato sufficiente per l’applicazione di una misura cautelare meno grave. Nemmeno la riqualificazione operata dal Tribunale del Riesame, nel reato meno grave di favoreggiamento aggravato, era valsa la modifica della misura.
Oggi, alla chiusura delle indagini preliminari, l’avvocata difensora Mariella Gulotta ha chiesto al gip, alla luce del mutato quadro indiziario e del venir meno delle esigenze cautelari, la scarcerazione di Gulotta e il giudice l’ha accolta.