Accolto il ricorso in Cassazione contro l’ordinanza del Tribunale del riesame di Palermo presentato dai legali di Antonio Sparaco, uno degli indagati nell’operazione “Aspide” condotta dalla Guardia di Finanza con il coordinamento della Procura di Trapani.
Il dirigente sanitario, l’11 dicembre dello scorso anno, era stato posto dal gip del Tribunale di Trapani agli arresti domiciliari poi revocati dal Riesame e sostituiti con il divieto di dimora a Trapani e l’interdizione dall’esercizio di pubblici uffici o servizi presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani per dieci mesi.
I giudici della Cassazione, nell’udienza dello scorso 11 aprile, hanno annullato la misura cautelare applicata in relazione all’accusa a Sparaco di avere condizionato la sua nomina a direttore “in sostituzione” dell’Unità operativa Salute Globale dell’Asp di Trapani mentre per quanto riguarda altri tre punti di contestazione hanno disposto il rinvio al Tribunale di riesame di Palermo per una nuova valutazione.
Annullata con rinvio anche la decisione del Riesame che aveva applicato gli arresti domiciliari all’ex direttore sanitario dell’Asp di Trapani, Gioacchino Oddo che, in prima battuta era finito in custodia cautelare in carcere.