«Il governo del nulla accelera sulla strada degli inceneritori in Sicilia? Male, malissimo: sono antieconomici, anacronistici e avversati dall’Europa, che va in direzione diametralmente opposta. E non sono nemmeno una risposta all’emergenza in corso, visto che prima che vedano la luce ci vorranno anni. Noi pronti alle barricate».
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca, commentando la notizia dell’inserimento di questi impianti nella bozza del nuovo piano rifiuti presentata a Schifani.
«Ci sono mille ragioni – aggiunge Antonio De Luca – per puntare su altre tecnologie nuove o anche sull’usato garantito, come gli impianti di trattamento che i governi regionali hanno colpevolmente trascurato, contribuendo a creare l’emergenza rifiuti che ora vogliono risolvere con gli inceneritori».
Intanto, già nelle scorse settimane, il gruppo M5S ha depositato una mozione che impegna il governo regionale a sospendere qualsiasi iniziativa tendente a realizzare impianti di incenerimento dei rifiuti nel territorio regionale, prevedendo percorsi alternativi alla termovalorizzazione. Prima firmataria è la deputata della Commissione Ambiente Cristina Ciminnisi che con i colleghi della medesima commissione Jose Marano e Adriano Varrica rilanciano il secco “Niet” del M5S alla realizzazione degli impianti: «Si tratta di progetti anacronistici e antieconomici – spiegano Varrica, Marano e Ciminnisi –; grazie all’innovazione tecnologica si possono ottenere risultati a impatto zero e a costi più ridotti che vanno in direzione della strategia rifiuti zero, a cui, invece, bisogna ambire».
«Il governo Schifani – concludono i deputati – vuole realizzare inceneritori, nel Palermitano, nel Catanese e in altre zone dell’Isola. Faremo tutto il possibile per bloccare questo suo progetto a livello istituzionale ma coinvolgeremo i siciliani per fermare questo scempio».