Il primo saggio dell’avvocata trapanese Mariangela Miceli – cultrice della materia in Diritto processuale penale presso l’Università degli studi di Palermo, autrice di pubblicazioni scientifiche ANVUR, collaboratrice per Dike e Giuffrè – dal titolo “Il processo artificiale” sarà presentato al Museo “San Rocco” di Trapani il 14 aprile alle ore 17.30.
Questa è l’intervista che Mariangela Miceli ha voluto concedere alla redazione di Trapanisì.it, per ascoltare schiaccia PLAY:
L’incontro è organizzato dal Lions Club di Trapani: dialogheranno con l’autrice Francesco Mercadante, professore aggregato di Analisi del Linguaggio presso la Scuola di Specializzazione gestaltica Sipgi di Trapani, e Ignazio Licata, fisico teorico ed epistemologo presso l’Institute for Scientific Methodology (ISEM), di Palermo, la School of Advanced International Studies on Theoretical and Nonlinear Methodologies of Physics di Bari e l’International Institute for Applicable Mathematics and Information Sciences (IIAMIS), B.M. Birla Science Centre di Hyderabad, India.
Sarà presente anche l’avvocato Giulio Vulpitta, segretario del Consiglio dell’ordine di Trapani e Anna Marra dell’associazione Mirandolina. Il saggio è la prima uscita della collana Impronte, l’officina scientifico-letteraria di Divergenze ricca di firme di donne accademiche e non e ispirata, nei materiali e nei contenuti, ai saggi dell’Ottocento e sta per fare il proprio esordio in tutte le librerie e i web store.
Il libro propone un escursus nelle perplessità e nei pericoli che si possono manifestare nell’uso delle intelligenze artificiali in un campo delicatissimo: quello dei processi penali. Niente Kafka, perché la realtà del terzo millennio ha doppiato, e da un pezzo, perfino il buon Orwell, con tutti i rischi del caso.