Il Comune di Trapani è stato commissariato per questioni di “fuoco”

"Là dove c'era l'erba, ora c'è una città" cantava Celentano, e là dove c'erano i boschi, spesso abbiamo visto nascere villette private o complessi edilizi...

Oggi la Regione Siciliana, come vi abbiamo raccontato in questo articolo: 
Incendi, nominati i commissari per il catasto delle aree bruciate. C’è anche il Comune di Trapani

ha di fatto commissariato 147 Amministrazioni Comunali dell’isola per inadempienze sostanziali in materia di incendi.

Nel comprensorio trapanese sono cinque i Comuni commissariati: in ordine scrupolosamente alfabetico Partanna, San Vito Lo Capo, Trapani, Valderice e Vita.

Questi Comuni, insieme con gli altri 142 hanno ricevuto dalla Regione Siciliana ben tre solleciti per produrre l’elenco delle aree ricadenti nei loro territori che fossero state oggetto di incendi. Un censimento indispensabile per evitare qualsiasi tipo di speculazione relativa ad eventuali cambi di destinazione d’uso di questi terreni che, una volta bruciati potrebbero essere utilizzati per altri scopi.

“Là dove c’era l’erba, ora c’è una città” cantava Celentano, e là dove c’erano i boschi, spesso abbiamo visto nascere villette private o complessi edilizi… in Sicilia e nel resto d’Italia è capitato anche questo, si bruciavano i boschi per allargare i pascoli delle pecore su terreni demaniali.

Motivo più che valido per correre subito ai ripari visto che, a livello nazionale e regionale, esistono leggi specifiche che devono essere osservate. Sia dai cittadini che dalle Pubbliche Amministrazioni.

Quest’anno puntualmente i Comuni più sensibili hanno emesso in tempo le relative ordinanze per costringere i proprietari privati a mettere in sicurezza i loro terreni con le opportune bonifiche da erbacce o la realizzazione di canali tagliafuoco. I trasgressori avrebbero in ogni caso dovuto pagare, oltre che la sanzione, anche il costo dei lavori che al posto loro avrebbe dovuto sostenere l’Amministrazione Comunale.

Molti hanno rispettato l’ordinanza, alcuni invece, hanno pagato multe e tutto il resto e, nonostante tutto, gli incendi, sono riusciti a devastare anche quest’anno buona parte del nostro territorio e solo per pura fortuna finora non è scappato il morto.

Dal provvedimento odierno della Regione Siciliana, però deduciamo che identica solerzia nell’emettere ordinanze di obbligo e di divieto nei confronti dei cittadini, le amministrazioni  comunali (volutamente indicate con l’iniziale minuscola) di Trapani, Partanna, San Vito Lo Capo, Valderice e Vita non l’hanno avuta nel rispondere all’ordinanza regionale per comunicare all’assessorato gli elenchi dei terreni andati a fuoco.

Non è un caso che in tutti e cinque i Comuni nelle date in cui ricevevano i solleciti della Regione, (il 26 gennaio il primo sollecito, il 28 febbraio il secondo, fino all’ultimo del 13 marzo 2023, come si evince dal documento che alleghiamo) erano più che mai impegnati nelle campagne elettorali per il rinnovo del sindaco e dei consigli comunali.

I nuovi o riconfermati amministratori adesso, oltre a dover giustificare l’onta di un commissariamento, ad appena tre mesi dal loro insediamento, dovranno mettere in bilancio anche tutte le spese che il nuovo commissario ad acta dovrà sostenere per portare a termine la sua missione, compreso lo stipendio che gli verrà corrisposto.

Buon lavoro quindi al commissario straordinario Giuseppe Terranova a cui l’assessorato regionale ha affidato il compito  di censire i terreni percorsi dal fuoco in provincia di Trapani ed aggiornare il catasto delle aree bruciate, con la speranza che sia proprio “terra nova” a nascere dalla “terra bruciata” dai delinquenti ed anche dalle cattive amministrazioni della cosa pubblica. DA n. 357 - Catasto Soprassuoli

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