Giornalisti, la Regione fa chiarezza su uffici stampa nei Comuni siciliani

Indirizzo,sulla differenza dei compiti dell’ufficio stampa e del portavoce

La Regione fa chiarezza sul tema degli uffici stampa nei Comuni dell’Isola. Ne dà notizia l’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto, intervenuto, stamane, al corso di formazione organizzato dalla Federazione Nazionale della Stampa su “La riforma della legge 150/2000 e la nuova figura del giornalista pubblico” tenutosi alla Camera di Commercio di Palermo.

Presenti all’incontro, tra gli altri, anche la vice segretaria vicaria della Fnsi, Alessandra Costante, il direttore generale della Federazione, Tommaso Daquanno, la presidente del Gruppo Uffici stampa nazionale, Assunta Currà, il presidente regionale Gruppo Uffici stampa, Vito Orlando (che è anche segretario provinciale di Assostampa Trapani) d il segretario regionale Assostampa Roberto Ginex.

“Con questa circolare – ha detto Zambuto – abbiamo chiarito, da un lato, compiti e funzioni degli uffici stampa e dei portavoce, dall’altro assegnato il giusto riconoscimento al ruolo dei giornalisti nella Pubblica Amministrazione”.

La direttiva, predisposta dal dipartimento regionale delle Autonomie locali, è stata inviata lo scorso 19 maggio a tutti i sindaci, commissari e segretari generali di Città metropolitane, Liberi consorzi e Comuni dell’Isola e ibadisce che la norma “attribuisce all’ufficio stampa, prioritariamente, la gestione dell’informazione in collegamento con gli organi di informazione a mezzo stampa, radiofonici, televisivi e online, e che nelle amministrazioni locali di piccole dimensioni (inferiori a 10 mila abitanti), per meglio ottimizzare le loro funzioni, gli uffici stampa possono essere costituiti in forma consorziata e/o associata tra enti locali che raggruppino una popolazione residente non inferiore a 15 mila unità”.

«Sono contento – ha aggiunto l’esponente del governo Musumeci – che la nostra direttiva, come sottolineato dagli interventi di stamane, abbia raccolto il plauso della categoria dei giornalisti e possa rappresentare un esempio positivo da esportare anche nelle altre regioni d’Italia. Oggi mettiamo un punto fermo, dando un indirizzo preciso alle amministrazioni comunali sulla differenza dei compiti dell’ufficio stampa e del portavoce. Adesso, invece, dobbiamo completare il ragionamento aperto con il rinnovo del contratto per il personale del comparto, riconoscendo il giusto ruolo anche ai giornalisti che lavorano nell’amministrazione regionale. In tal senso, il governo ha già dato un’apposita direttiva all’Aran. Siamo fiduciosi di poter fare riaprire il confronto con le organizzazioni sindacali per arrivare, nel più breve tempo possibile, al rinnovo del contratto per i dipendenti della Regione”.

Soddisfazione è stata espressa dal segretario regionale dell’Associazione Siciliana della Stampa, Roberto Ginex, e dal presidente del Gruppo Uffici Stampa Sicilia, Vito Orlando, che lo scorso febbraio avevano incontrato, insieme con la vicepresidente del Gus Sicilia Marina Mancini, i vertici dell’Assessorato, avviando un tavolo tecnico congiunto sulle attività di portavoce e addetti stampa degli enti locali in Sicilia.

«Si tratta di indirizzi univoci – dicono Ginex e Orlando – che mettono finalmente ordine, così come da tanti anni auspicato dal nostro sindacato, nel settore e nella materia degli uffici stampa della nostra Regione, anche alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale relativamente all’articolo 9 della legge regionale 5/2021 che ha cassato per i portavoce in Sicilia l’obbligatorietà dell’iscrizione all’Ordine dei giornalisti».

“La direttiva – proseguono i due sindacalisti – chiarisce compiti e funzioni dei portavoce, spesso utilizzati impropriamente dai sindaci in sostituzione degli addetti stampa. Il portavoce, per cui la norma non richiede l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, non può in alcun caso, svolgere le funzioni previste dalla legge per l’ufficio stampa. In sostanza, non è possibile sostituire la figura dell’addetto stampa con quella di portavoce. Circolare n. 22 del 19.05.2022

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