La mozione di sfiducia, presentata nei confronti del sindaco delle Egadi Francesco Forgione, non ha ottenuto la maggioranza in Consiglio comunale necessaria ed è stata bocciata.
“Ieri – commenta il sindaco – si è conclusa una delle pagine più vergognose della storia politica e istituzionale delle Egadi che ha paralizzato per mesi l’attività del Consiglio comunale. Per raggiungere questo obiettivo i consiglieri firmatari hanno tentato di far decadere, pretestuosamente, la collega Giuseppina Salerno, contraria alla mozione. Provvedimento che è stato bocciato dal Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo con ben due decisioni. Nonostante mancassero i numeri per l’approvazione e l’esito della votazione fosse ampiamente prevedibile, i firmatari della mozione hanno scelto ugualmente di discuterla in aula, utilizzando la mozione come strumento di propaganda, aizzando all’odio e agli insulti, purtroppo, non frenati dalla presidente del Consiglio Emanuela Serra che non garantisce più la neutralità e l’imparzialità istituzionale della sua funzione.
A ciò si aggiunge – prosegue Forgione – l’ulteriore indignazione per il degrado e la deriva dei toni e dei linguaggi utilizzati nella seduta di ieri. Quando il portavoce del sindaco e un consigliere comunale sono stati insultati con commenti omofobi, senza che la presidente abbia sentito il bisogno di esprimere solidarietà e vicinanza al collega Giangrasso, vuol dire che sono saltate tutte le regole del rispetto civico istituzionale. Lascia l’amaro in bocca vedere le Istituzioni ridotte a tale stato di degrado e non più luogo di confronto sereno e politico”.
“Da parte nostra – conclude il sindaco – continueremo ad andare avanti. È in gioco il futuro delle Egadi, con gli investimenti già in corso di realizzazione e gli altri in arrivo. È questa la nostra responsabilità: affrontare la stagione estiva, rendere accoglienti le nostre isole, garantire servizi essenziali per i cittadini, i visitatori e gli operatori economici e assicurare certezza di futuro, trasparenza e legalità.