È deceduto in ospedale questa notte l’operaio Michele Lipari di 42 anni, vittima di un infortunio sul lavoro a Erice Casa Santa lo scorso 27 gennaio. Era sposato e padre di due figli, un maschio e una femmina. Nonostante i tentativi dei medici del Civico di Palermo, l’operaio non ha superato le lesioni riportate.
La sua scomparsa ha suscitato una grande tristezza nella comunità, dove era molto conosciuto e benvoluto. La prima squadra dell’Accademia Trapani oggi scenderà in campo con il lutto al braccio, in segno di rispetto per il figlio della vittima, che gioca nella squadra degli Esordienti. Michele Lipari aveva un passato da calciatore, avendo giocato in Prima categoria.
L’incidente è avvenuto mentre Michele Lipari, insieme a un collega, stava smontando un ascensore da un edificio in via Corridoni, a Erice. La struttura ha ceduto e lui è precipitato, mentre l’altro operaio non è caduto perché imbracato.
“Il tragico epilogo dell’incidente sul lavoro avvenuto due settimane fa a Erice ci riempie di dolore e ci induce ancora una volta a chiedere alle istituzioni deputate a tale compito maggiori controlli nei cantieri a tutela della sicurezza dei lavoratori. Ci stringiamo al dolore della famiglia in questo momento cosi triste e difficile”.
Ad affermarlo sono il segretario generale della Uil Trapani Tommaso Macaddino e il segretario Feneal Uil Trapani Giuseppe Tumbarello.
“La sicurezza va garantita sempre, perché la vita va garantita sempre. I numeri dei morti sul lavoro in Italia sono agghiaccianti, per questo la Uil da sempre si impegna per rivendicare misure utili per fermare questa strage. Lo dobbiamo a chi ha perso la vita mentre lavorava, lo dobbiamo a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori”.