È uno scenario tutt’altro che positivo quello delineato per Trapani dalla Valutazione qualitativa dei Comuni capoluogo di provincia, lo studio realizzato da Fondazione Etica i cui risultati sono stati pubblicati dal Corriere della Sera lo scorso 19 settembre.
Trapani, infatti, ha ottenuto un punteggio di 34 tra le Amministrazioni prese in esame risultando, in Sicilia, allo stesso posto di Enna. Il rating più alto nell’Isola è stato attribuito a Palermo (38) mentre la “maglia nera” va ad Agrigento (14).
Il Rating Pubblico è un indice di misurazione comparata delle Amministrazioni Pubbliche sulla base degli obblighi di trasparenza introdotti dal cosiddetto decreto trasparenza e dalla legge anticorruzione del 2012. Il suo scopo è quello di valutare e comparare la loro trasparenza, integrità ed efficienza, e definire una mappatura non solo di quanto ma anche di come e per cosa viene speso il denaro pubblico. Il Rating Pubblico, insomma, valuta non le politiche ma la macchina amministrativa in generale. L’analisi si basa sui dati che le Pubbliche Amministrazioni hanno l’obbligo di rendere noti nella sezione Amministrazione trasparente dei propri siti web.
Analizzando sei parametri (bilancio, governance, personale, servizi, appalti e ambiente) Fondazione Etica ha delineato un quadro della situazione attuale della capacità amministrativa dei 109 Comuni capoluogo di provincia.
I risultati completi sono raccolti nel libro “I Comuni e la sfida della sostenibilità” edito da Rubbettino e uscito lo scorso 13 settembre con la prefazione di Fabrizio Barca.