Donazione sangue, positivo il bilancio dell’attività AVIS nel Trapanese

Superate le 14.000 sacche di sangue ed emocomponenti raccolti

Avis si conferma punto di riferimento del sistema trasfusionale della provincia di Trapani.

Le 14 sedi comunali di Avis – a Trapani, Paceco, Valderice, Marsala, Petrosino, Mazara del Vallo, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Partanna, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, Gibellina e Calatafimi-Segesta – con circa 8.000 donatori associati, hanno chiuso le attività del 2023 superando il tetto delle 14.000 sacche di sangue ed emocomponenti raccolti e conferiti ai centri trasfusionali di Trapani e Marsala registrando un incremento di 400 sacche circa rispetto al 2022.

Questo risultato ha contribuito all’autosufficienza ematica regionale centrando un obiettivo senza precedenti, come sottolineato dal Ministero della Salute lo scorso 29 dicembre con un post su facebook in cui ha ringraziato tutte le organizzazioni di volontariato dei donatori di sangue.

Anche il primario dell’ U.O.C. Medicina trasfusionale di Trapani, Renato Messina, ha ringraziato i donatori e tutti i volontari Avis che si sono impegnati per far crescere la cultura della donazione in provincia di Trapani consentendo la garanzia della terapia trasfusionale a tutti i pazienti e contribuendo all’autosufficienza ematica regionale.

“Ringrazio tutti i donatori associati per questo ennesimo traguardo di crescita della solidarietà avisina in provincia di Trapani – ha dichiarato il presidente provinciale Avis Francesco Licata – ma permettetemi di sottolineare l’impegno profuso dai nostri dirigenti a tutti i livelli, dallo staff sanitario, dai dipendenti amministrativi, dai ragazzi del Servizio Civile Universale sia per la collaborazione nell’attività di coordinamento, sia nelle attività donazionali, sia per la divulgazione della cultura della donazione del sangue. Siamo una organizzazione di volontariato, ed in quanto tale l’attività prevalente viene garantita dall’opera di volontari non remunerati che tolgono tempo alla famiglia per l’adempimento di una Mission”.

“L’attività svolta – continua Licata – è molto impegnativa e necessita di una costanza fuori dal comune, sia per gli adempimenti burocratici associativi sia per gli adempimenti dal punto di vista sanitario. I risultati come quelli su menzionati sono il nostro ‘bonus produzione manageriale’ ossia la semplice consapevolezza che a tutti i pazienti è stata garantita la terapia trasfusionale di cui necessita.
Grazie di cuore a tutti voi per quello che fate”.

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