Il caso della “discoteca al Villino Nasi” a Trapani arriva davanti Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Sicilia dopo che il TAR di Palermo ha respinto l’istanza cautelare della società BBQ, locataria dell’ex casa del custode dove ha avviato un’attività di ristorazione.
La società – che aveva ottenuto l’assegnazione dell’immobile in base ad un bando del Libero Consorzio Comunale di Trapani, ente proprietario anche dello storico Villino appartenuto al politico trapanese Nunzio Nasi – chiede l’annullamento del provvedimento della Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani che ha disposto, dopo essere stata interessata del caso dal LCC, il divieto di effettuare intrattenimento musicale di qualsiasi genere nell’area.
Secondo quanto riporta un articolo sul Giornale di Sicilia, il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale, Raimondo Cerami, ha deciso di continuare a far valere in giudizio le ragioni dell’ex Provincia regionale di Trapani nominando un legale esterno per rappresentare l’Ente davanti al CGA.