“Una situazione a dir poco scandalosa”, “un carcere abbandonato”: così, in una nota stampa, si esprime Gioacchino Veneziano, seretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria della Sicilia dopo la visita effettuata lo scorso 15 giugno alla Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani per monitorare le condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari che vi prestano servizio.
“Insieme a Massimo Anzelmo e Salvatore Pipitone – commenta il sindacalista – abbiamo fotografato tutte le postazioni di servizio e abbiamo trovato un carcere abbandonato. I muri di interi padiglioni (Mediterraneo e Ionio) risultavano sudici, e i blindati e i cancelli arrugginiti. Ancora più grave è che al reparto di alta sicurezza, dove sono rinchiusi detenuti per reati associativi ancora non ci sono le docce nelle celle mentre nella sezione Mediterraneo è necessario modificare la struttura del ballatoi”.
“Chiederemo – prosegue Veneziano – anche la chiusura immediata del reparto isolamento/blu: è semplicemente vergognoso che venga ancora ritenuto idoneo a far lavorare il personale di Polizia Penitenziaria, ma pure a contenere detenuti; chiederemo immediatamente l’intervento dell’ufficio igiene dell’ASP e del VISAG del Provveditorato regionale per l’amministrazione Penitenziaria”.
“Faremo sapere, ancora una volta, al ministro Nordio e al capo del Dap Russo – conclude il Segretario regionale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia – che al Cerulli la mancanza 80 poliziotti contribuisce a generare falle nella sicurezza, concetto affermato anche dal procuratore della Repubblica di Trapani Gabriele Paci, e quel poco personale rimasto eroicamente per assicurare i servizi istituzionali ogni giorno vede compressi i propri diritti, subendo aggressioni fisiche e verbali”.
Il sindacato chiede una integrazione “sostanziosa” dell’organico, la nomina di un direttore titolare e l’invio del Gruppo Operativo Mobile, “in quanto dal nostro giro abbiamo avvertito un’aria non tranquilla”.